c'è un posto su un'isola costruita attorno ad un vulcano, un posto da cui le cose si vedono con colori diversi. da questo posto vedi cadere una quantità di stelle che tutto il cielo assieme non le contiene tutte quelle stelle lì. eppure ci sono e le vedi tutte, da quel posto in mezzo al mondo in cui ti viene voglia di esprimere desideri precisi e dettagliati. c'è un gatto, che guarda le stelle cadenti e coccola sogni di ospiti attenti a sfumature sentimentali. c'è un gatto in quel posto su quell'isola col vulcano che accarezza le carezze di un terrazzo guardato dall'alto. ed è un gatto già visto in qualche altro modo, con gli occhi verdi e movimenti delicati, che ti insegna ad amare e lasciare andare.
in quel posto lì il cielo è più vicino, per questo si vedono più stelle e gli sbuffi del vulcano che ti osserva dalla destra sono come baci soffiati sui pensieri in sospensione.
le parole sono sussurrate, le canzoni caricate lentamente, perchè il tempo su quel posto vista cielo è un tempo lento astratto ed intimo.
e nel punto in cui il mare bacia le nuvole lo puoi vedere il senso di essere capitati in quel posto come burattini di burattinai attenti ed affettuosi, che il senso non te lo spiegheranno, ma te lo indicheranno come disegno su una mappa in divenire.
c'è un posto, su un'isola costruita attorno ad un vulcano, un posto abitato da un gatto e da calabroni gentili, che ti lascia senza respiro per l'overdose di magia che ci abita dentro.
quel terrazzo vista infinito, che ripensadoci ora sembra non essere mai esistito.
Magazine Talenti
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