Se qualche settimana fa si era sperato in un responso medico più morbido ora non ci sono più dubbi, infatti T-mac dovrà operarsi, anche se lui stesso come confermato nella sua intervista non sa ancora quando. E’ sua intenzione però rimanere nel mondo del basket anche se non sa ancora in quale veste:
“Nel basket ho speso tutta la mia vita ed ho intenzione di continuare. Come detto, non so ancora di preciso come, perché tutto è accaduto così in fretta, ma ogni opzione è possibile: potrei insegnare minibasket, per aiutare i bambini a tirar fuori e migliorare le loro capacità, potrei provare a diventare assistente o aprire il mio personale camp. Prima la salute, poi il resto.”
Terrell McIntyre era approdato in Italia nella stagione 2003-2004 con la maglia di Ferrara in LegaDue, ma è nella stagione successiva con la maglia dell’Upea Capo d’Orlando che si mette in luce con oltre 18 punti di media, conquistando con la società siciliana una storica promozione in Serie A. Nella stagione 2005-06 disputa il suo primo anno nella massima serie con la maglia della Bipop Carire Reggio Emilia, risultando uno nei migliori play del campionato con una media punti di 16.9. T-mac in quell’anno strabilia i palazzetti italiani con prestazioni esaltanti, culminati con i 41 punti realizzati contro la Virtus Bologna alla trentesima giornata di campionato, con uno storico 10 su 10 dalla linea dei tre punti (record assoluto nella massima serie). La sua carriera ormai è in ascesa e a completare l’opera arriva la chiamata della corazzata Siena.
Nel 2010, completata l’avventura a Siena sbarca in Spagna a Malaga dove il suo impatto cala e non poco: 27 partite e solo 7.3 punti per gara, oltre a tantissimi acciacchi fisici. Quest’estate il rientro in Italia: destinazione Virtus Bologna, riuscendo a disputare tutte e sette le prime giornate ma con prestazioni altalenanti dovute ad i guai fisici che lo hanno costretto al triste annuncio.
Dunque si ritira un grande professionista prima che un campione, che nonostante gli ultimi guai fisici è sempre stato capace di far innamorare i propri tifosi, ma anche di far imbestialire quelli avversari, quando con una certa facilità realizzava canestri pazzeschi.