di Giampiero Tasso
E’ giusto parlare del terribile sisma che ha colpito le zone dell’Emilia e della Lombardia. Giustissimo attivare la solidarietà, condividere i pensieri. Lo fanno tutti, pure quei sindacalisti che non hanno mai visto un calcinaccio staccato dai muri dal terremoto e che cianciano a bocca piena consapevoli di avere solo loro la verità nelle tasche. Dio quanto mi deprimo questi giorni… quanto mi rattristo nel vedere a tutte le ore le stesse cose, nell’ascoltare le stesse parole, gli stessi commenti, le stesse promesse che ho sentito per l’Umbria e l’Abruzzo. Collegamenti TV sempre uguali… le macerie, il disastro, la speranza che in diretta ti venga giù un pezzo di torre o un pugno di case, le tendopoli, come si vive, cosa manca… con giornalistine d’assalto che chiedono ad una famiglia che ha perso tutto… ma vi sono capitati dei vicini che non vi sono simpatici? Ma vaffanculo tu e chi ti ci ha mandato, no a fanculo ma a fare l’inviata. Plotoni di inviati che cercano lo scoop, l’intervista, il dolore, la lacrima, il lamento… e ti sbattono il microfono sotto la bocca per sperare di mandare in onda un uomo distrutto come la sua casa che piange. Le ho già viste queste immagini, li ho già sopportati questi servizi, come gli sciacalli che razziano di notte, come i furbetti che ti vendono generi alimentari triplicati, come la benzina che ha il prezzo libero… li ho già visti i servizi sulla Pasqua nel Campo 9, come il Natale nel Campo 5, come il Capodanno nel Campo 13. Li ho già visti i servizi di famiglie chiuse come la Simmental nelle scatole di latta… li conosco. Tutti a fare ascolto alla faccia del terremoto. Poi il tempo passa… l’interesse pure, poi le troupe vanno via piano piano…. poi i collegamenti uno al giorno… poi più nulla… il silenzio… totale ed assoluto. Perdonatemi.. ma di L’Aquila… cosa resta? Chi è restato e cosa succede? Qualcuno sa nulla di come va la ricostruzione? E’ finita? Continua? Mancano miliardi di euro o ne hanno in abbondanza? Già perchè per un anno intero ci hanno raccontato tutto di quelle zone ed oggi? Dopo quel 6 aprile del 2009, qualcuno si chiede che fine abbiano fatto i terremotati dell’Abruzzo? Godono tutti di ottima salute e a loro non serve un piffero? Senza scomodarci troppo guardiamo quelli di Spina di Marsciano. Spina? Ma perchè c’è stato il terremoto anche lì? Era, per chi non se lo ricorda, il 15 dicembre del 2009. Sono così felici e contenti a Spina tanto che la sera ballano e cantano perchè il Comune gli chiederà di pagare l’IMU anche sui fabbricati e le case inagibili… Felici di dare i soldi ad uno stato Affamato si guarda bene di ricordarsi dei milioni di danni subiti dagli italiani di Spina di Marsciano. Il bello è che l’ondata mediatica passa ed arriva come il terremoto, senza avvertire… resta fino a quando non spalano le macerie… e poi quando resta da spalare la merda… zitti zitti se ne rivanno. Perdonatemi ma non ci sto a queato gioco dell’ascolto, a questo voler usare la disperazione per fare spettacolo… preferisco stare con quelli di UN ANNO DOPO, quelli che restano soli e lo resteranno. Quelli che non se li fotterà più nessuno, perchè tanto un’altra tragedia o un altro disastro ci dovrà pur essere… Magari un’alluvione, magari una frana, magari una pannocchia che cade dal cielo… Tutto purché sia dolore che in TV costa poco e fa ascolto.
P.S. Senza disturbare la politica e lungi da me mettere il ditino malefico sulla piaga… nel 1997 anche nella nostra Umbria ci fu un bellissimo terremoto… Tutti pensano che dopo 15 anni tutto sia tornato alla normalità no? L’efficienza Umbra, la capacità di un popolo di reagire…. faremo in frettissima, mai più un Natale senza casa…. Mi spiace per i ben pensanti ed i buonisti… ma dopo 15 anni ci sono ancora famiglie e frazioni che aspettano ancora di tornare a casa, la loro casa. Già ma anche quelli sono della parrocchia di UN ANNO DOPO…
Nota di redazione: Continuiamo ancora a pensare che i terremoti siano la festa delle Tv, degli ascolti, un vile sciacallaggio senza fine, i soliti ospiti, le solite tiritere, le solite domande, nei talk show pronti prima delle tende da campo, d’accordo sugli inviati, a parte qualche eccezione di buona professionalità, azzeriamoli tutti, nelle zone teremotate ci sono mucche con la mammelle che scoppiano e nessuno le munge, sarebbe un bel modo di aiutare questa gente no? Ma loro si limitano a dire agli altri di aiutare, ci comunicano il numero per donare due euro, di fare presto, e poi? si Giampiero … poi l’oblio e pronti per un altro giro di giostra sulla pelle di altri terremotati.