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Terremoti, spiaggiamenti e campi magnetici: esiste qualche relazione?

Creato il 23 febbraio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Il terremoto avvenuto in Nuova Zelanda è, per parte della scienza esperta, anomalo rispetto a molti altri per svariate ragioni; la voce degli addetti ai lavori si è espressa per bocca di Robert Yeats, membro della Oregon State University.
A detta sua, la scossa di magnitudo 6,3 riscontrata nient'altro è stata che una semplice scossa di assestamento derivata dal recente terremoto del settembre scorso (7,1 magnitudo, nds).
La cosa relativamente preoccupante è che, a livello geologico, la faglia interessata a questi smottamenti mai era stata coinvolta in riassetti od assestamenti. E' più che mai chiaro l'esperto intervistato:
"[...]L'ultimo terremoto in Nuova Zelanda ha colpito un'area che non si sapeva essere interessata da una faglia prima di settembre: non si era mossa per migliaia di anni. Ma se si combina la profondità ridotta, la vicinanza a una città e le caratteristiche del suolo si capisce che i danni possono essere immensi. [...] Le stesse caratteristiche che hanno causato questa distruzione e tanti morti a Christchurch sono simili a quelle che si ritrovano di fronte a Portland, Seattle, parte della Bay Area e molte altre città della costa occidentale degli Stati Uniti. [...] E' importante tenere a mente che la Nuova Zelanda ha alcune delle norme di costruzione degli edifici più avanzate al mondo. Sono molto meglio preparati di quanto lo siano molte città degli Stati Uniti."
Il rischio del ripetersi di fenomeni simili è, quindi, tutt'altro che da sottovalutare. Cosa avrebbe fatto un terremoto della stessa intensità in un Paese non all'avanguardia costruttiva come la Nuova Zelanda?
Ciò che conta è che, al di là delle formalità, con fenomeni tellurici simili sarebbero in troppi a rischiare.
Rischiare molto più di quanto avvenuto in Nuova Zelanda, appunto.
Al terremoto si è aggiunto un altro fenomeno per il quale risulta incerto parlare di semplice coincidenza; l'inesattezza o la possibilità di sbagliare in campi come questi hanno probabilità tremendamente alte, dal momento che anche la scienza si sta interrogando su un eventuale collegamento.
Nella distesa di Cavalier Creek, nella neozelandese Isola di Stewart, è avvenuto qualche giorno fa lo spiaggiamento di 107 balene; molte di queste sono poi morte a causa delle proibitive condizioni climatiche e di sopravvivenza.
Ragionando sulla causa di una tale strage, parte delle potenziali ipotesi hanno mostrato convergenze verso una variazione imprevista e rapida dei campi magnetici:
"[...]Secondo Jim Berkland, geologo, gli spiaggiamenti delle balene sarebbero da correlarsi ai cambiamenti del campo magnetico, evento che si verificherebbe (gli studi sono ancora in corso) prima di un terremoto. A risentirne, fino a 1-2 giorni prima, sopratutto gli animali che si orientano per le loro migrazioni, ma anche cani e gatti."
Può un terremoto avere come cartina di tornasole la variazione percepita di campi magnetici?
La sola che può rispondere è, al momento, la scienza.
Ciò che è certo è che, se animali guidati dai campi magnetici come le balene perdono la strada, è lecito interrogarsi su eventualità. E' assolutamente ammessa la possibilità di sbagliare, sostenuta da una fervida speranza di errore.
E' altrettanto ammessa la necessità di cambiare mentalità con cui analizzare il mondo, sfruttando purtroppo occasioni come queste. Nessun essere umano vorrebbe trovarsi al punto di considerare realtà la massima indiana seguente:
"Quando avrete abbattuto l’ultimo albero, quando avrete pescato l’ultimo pesce, quando avrete inquinato l’ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro." (Toro Seduto)
Per saperne di più:
http://www.ecoblog.it/post/12094/nuova-zelanda-terremoto-magnitudo-63-e-107-balene-spiaggiate-eventi-correlati
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_terremoto_di_Christchurch_preoccupa_i_geologi_statunitensi/1346871#Szene_1
TERREMOTI, SPIAGGIAMENTI E CAMPI MAGNETICI: ESISTE QUALCHE RELAZIONE?

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