Terremoto Emilia: tessuto produttivo delle zone colpite
Creato il 06 giugno 2012 da Paopasc
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Sono numeri importanti quelli che fornisce la Regione Emilia-Romagna sul tessuto produttivo dell'area colpita dal terremoto e che danno l'idea di quale possa essere l'impatto di un ritardo nella messa in sicurezza degli stabilimenti.Più di 77.000 imprese, il 20% regionale, che impiegano 343.000 addetti, per un Pil di 25 miliardi pari al 1,8% del Pil nazionale.Tra i settori con maggiore occupazione vi sono
- settore della meccanica con 70.000 lavoratori
- settore tessile con 20.000 lavoratori
- settore alimentare con 10.000 lavoratori
14.119 sono le aziende agricole che hanno potenzialmente risentito del sisma, con un'area lavorata di 216.000 ettari: uno dei settori più colpiti è quello del Parmigiano Reggiano, con 10.000 caseifici inagibili e oltre 630.000 forme danneggiate.Importante anche l'impiego delle forze: 1500 volontari della Protezione civile, più altri 3.000 tra Vigili del Fuoco (1.250), Forze dell'ordine, Forze Armate e addetti delle Regioni.12.180 persone nelle strutture di accoglienza, su 15.700 posti disponibili.Di seguito il comunicato della Regione Emilia-Romagna:Sono 12.180 cittadini accolti nelle strutture di emergenza nei territori emiliano-romagnoli colpiti dal sisma, a fronte di una disponibilità complessiva di 15.754 posti. Di questi 9.265 sono alloggiati nei 35 campi allestiti sul territorio, 2.915nelle strutture al coperto come scuole e palestre, mentre 2040 hanno trovato accoglienza negli alberghi. [continua a leggere...]
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