Magazine Società

Terremoto in Emilia: parola all’esperto

Creato il 30 maggio 2012 da Fabio1983
Doriano Castaldini sta girando le zone terremotate dell’Emilia per verificare – ci spiega – gli effetti del sisma sul territorio. Quando lo chiamiamo è a Mirabello. “Sto osservando un fenomeno di liquefazione, in particolare nell’area di Cavezzo, tra i comuni più colpiti, dove si sono formati dei vulcanelli di sabbia e altro materiale”. Castaldini è professore ordinario presso il dipartimento di Scienze della terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nonché docente nei corsi di laurea in Scienze geologiche. Lui stesso è uno sfollato: “Io sono di San Felice – racconta Castaldini a T-Mag – e dopo il terremoto del 20 maggio ho trovato ospitalità a Cavezzo, anche se abbiamo dovuto lasciare inevitabilmente quella sistemazione a seguito degli eventi di martedì”. Con il professore arriviamo presto al nocciolo della questione. “Nel passato – afferma Castaldini – vi furono terremoti più forti di quelli che si sono verificati in questi giorni. Sono le strutture sepolte sotto la Pianura Padana, che nei secoli con l’ausilio dell’uomo avevano già condizionato il percorso dei fiumi, ad avere provocato una intensa attività e dunque il sisma. I crolli, invece, non avvengono tanto a causa del terremoto, ma concorrono altri fattori tra cui la struttura morfologica del territorio. Comparando alcune immagini satellitari, prima e dopo l’evento del 20 maggio, si può notare un innalzamento della Pianura Padana pari a 15 centimetri”. “La classificazione del rischio sismico – prosegue il professore nella sua analisi – avviene secondo quattro classi per tutto il territorio nazionale, così come stabilito dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: alta, media, bassa e minima. La zona interessata dal terremoto rientrava nella categoria di bassa pericolosità. C’è da dire che la classifica è stilata secondo la sequenza storica dei terremoti, perciò mi auguro che dopo gli ultimi due eventi si proceda per una nuova classificazione”.
(continua su T-Mag)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine