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Terremoto in Sicilia e Calabria? Quanto c’è di vero? E se la colpa fosse dell’uomo?

Creato il 25 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate
Un terremoto al Sud? Ecco perchè non si può prevedere

Reggio Calabria 1908

Le scosse sismiche, sebbene di bassa entità registrate il 25 giugno sia nel Gargano che in Sicilia porta alla ribalta il tema di cui si parla da oltre un mese: un ipotetico terremoto distruttivo nel Sud o forse un maremoto, ovvero uno tsunami. La notizia è legata alle previsioni di Alessandro Martelli, l’ingegnere che dirige il centro di ricerche Enea di Bologna, che immediatamente dopo il sisma emiliano ha lanciato l’allarme:«A breve, tra la Calabria e la Sicilia, potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di magnitudo 7,5 sulla scala Richter».

Se una cosa simile accadesse tra Sicilia e Calabria potrebbero perire decine di migliai di persone, e  sarebbe distruzione immensa.

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A seguito dell’allarme di Martelli qualcuno aveva addirittura annunciato una data, poi però altri illustri scienziati hanno smentito la possibilità di prevedere un terremoto.

Il Fatto Quotidiano però riporta una notizia che preoccupa. Esisterebbe uno studio che proverebbe la possibilità della catastrofe. La causa del terremoto potrebbero essere le modalità edilizie devastanti. Secondo il Fatto Quotidiano ci sarebbe un  documento ufficiale firmato da sedici sismologi con tanto di marchio dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e dell’Eucentre, il Centro europeo di ingegneria sismica con sede a Pavia, considerato un’eccellenza mondiale nel suo campo. Tra gli esperti che hanno curato lo studio figura Rui Pinho, portoghese trapiantato in Italia, oggi responsabile di Gem, un progetto mondiale di prevenzione del rischio sismico. Insomma, la previsione della strage non proviene da outsider improvvisati, ma dalle massima autorità scientifiche in fatto di terremoti.

Lo studio risale al 2008, ma non c’è speranza di trovarlo su internet. E’ stato pubblicato per il grande convegno internazionale di Messina che ricordava il centenario del sisma che devastò la città dello Stretto nel 1908, provocando 86mila morti, per lo più persone colte in casa nel sonno poco dopo le cinque del mattino. Il booklet del professor Pinho dei colleghi non compare tra il materiale del convegno pubblicato sul web. 


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