L'invito a partecipare a questo evento è arrivato appena due sere prima, messaggiando su Facebook con Amelia ( Loveat-Italy).
Premettiamo che il vino non è propriamente il nostro forte anche se io (Giacomo) ho un passato da amatore dove sognavo di studiare da sommelier (bei tempi andati!)... Vanessa non beve, anzi, non ha mai bevuto anche se i miei tentativi nel tempo sono stati parecchi. Ora poi che siamo in dolce attesa, figuriamoci!
La location dell'invito è di quelle a cui non si può proprio rifiutare: la Locanda Vigna Ilaria. Uno dei ristoranti della lucchesia che tieni sempre in considerazione quando vuoi andare a mangiar bene o se vuoi far bella figura con qualcuno...
L'evento che si tiene il 15 maggio è "Territorio da bere" con protagonista della serata la Fattoria Sardi Giustiniani ed i suoi vini.
Due parole sul progetto:
L'idea nasce dalla mente acuta dell'Oste di Vigna Ilaria Andrea Maggi, appassionato e promotore da sempre di prodotti locali e che nel suo ristorante propone ai suoi clienti vini del territorio lucchese.
Si parla di vini, quelli del territorio; non andiamo a cercare i vari "Brunello", "Chianti" o quant'altro. Qui, vogliamo far conoscere anche alle persone che meno se ne intendono, i vini che vengono prodotti vicino alla strada che fanno tutti i giorni quando si recano al lavoro o dalla fidanzata o in palestra. Insomma è un'opportunità unica, in una location altrettanto esclusiva, di conoscere e assaporare le potenzialità che la nostra provincia di Lucca sa offrire e che pian piano i produttori cercano di far capire anche grazie a questi eventi.
Ma entriamo "a piedi uniti" sui vini protagonisti della Fattoria Sardi Giustiniani di questa serata:
- Fattoria Sardi Bianco 2014
- Fattoria Sardi Vermentino 2014
- Fattoria Sardi Rosato 2014
- Fattoria Sardi "La Cicala" 2014
- Fattoria Sardi "Valle Buia" 2014
Si tratta di due vini bianchi, due rosati ed un rosso.
Il tutto per accompagnare una signora cena a base di pesce preparata magistralmente dallo chef Maurizio Marsili che andiamo a presentare:
- La Seppia e la Scorza Nera
- Gnocchi di patate e ortica con Storzola e Totanasse
- Zuppetta di pesce
- Dessert dello chef (Caldo-freddo dolce-amaro)
Arriviamo per le 20:30 esatte e troviamo nella saletta all'ingresso del ristorante già parecchia gente (tra cui giornalisti, esperti del settore e blogger), compresi i "patron" della serata: Matteo e Mina della Fattoria Sardi Giustiniani che ci illustrano l'azienda sorseggiando un buon bicchiere fresco di Rosato 2014 come aperitivo (per stasera "al bando le bollicine"!!!).
Matteo ci racconta un po' la sua storia e la sua politica della biodinamicità della sua azienda agricola. Infatti la Fattoria Sardi Giustiniani, proprietà dei Conti Sardi da più di duecento anni, dispone di circa 19 ettari di vigneti in conversione biologica a " DOC Colline Lucchesi".
Il clima fresco, ventilato e soleggiato, nonchè i suoli di origine sedimentaria della zona della "Maulina", donano ai vini una vivacità e una complessità unica.
Veniamo agli abbinamenti che ho personalmente provato durante la serata: con la Seppia (buonissimo il contrasto tra il salato della seppia e delle cipolle e il dolce della mela!!!) ho provato sia il Bianco 2014 che il Vermentino 2014. Tra i due, il Vermentino è stato il mio preferito, con il suo sentore fruttato (che io prediligo) e dolce che andava completare il gusto del piatto.
Con gli gnocchi di patate e ortica con Storzola e Totanasse (un sughetto spettacolare che "impolpava" quasi gli gnocchi, ho fatto anche il bis) ho provato di nuovo il Vermentino 2014, ma anche il "Le Cicale" 2014. Sorpresa delle sorprese per me: "Le Cicale" spacca!!! E detto da me che non sono propriamente un amante dei vini rosati...
La zuppetta di pesce... direi quasi un "cacciucchino"... MERAVIGLIOSO! Pesce morbido, brodino saporito e fette di pane tostato con un filo d'olio sopra che rimanevano croccanti "all'inzuppo" in quel mare di bontà. L'eccellenza l'abbiamo toccata con l'abbinamento con il Rosso "Valle Buia" 2014. Da profano, mai e poi mai avrei pensato che un rosso (e che rosso!!!) potesse sposarsi alla perfezione con una pietanza del genere. DIVINO!
Concludiamo alla stessa maniera in cui abbiamo iniziato: con il Rosato 2014. Ad accompagnarlo il dessert dello chef che consiste in un "Caldo-Freddo Dolce-Amaro" composto da un semifreddo alla vaniglia con frutta caramellata che combinava tutti e 4 i "sensi" in un tripudio di sapori. PERFETTO.
La serata volge al termine. I produttori parlano e "educano" i commensali al biodinamico e si vede lontano un miglio che ci mettono la passione in quello che fanno. L'Oste Andrea Maggi che ogni tanto appare raccontando aneddoti, pure.
Ci scambiamo biglietti da visita e saluti. Questa puntata di Territorio da Bere è finita, ma il ricordo e i gusti provati rimarranno indelebili.
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