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Terza giornata ai Mondiali in Turchia

Creato il 31 agosto 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

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GIRONE A

Australia-Germania 78-43
Dopo due partite tiratissime contro Argentina e Serbia, la Germania crolla contro gli australiani andando rapidamente in doppia cifra di svantaggio (12-2) e non riprendendosi mai più. L’Australia ha così vita facile per prendersi la seconda vittoria in questa competizione e raggiunge anche il +38 (sul 78-40) quale massimo vantaggio della partita. Le percentuali al tiro tedesche parlano da sole: 7/32 da due, 8/26 da fuori, male anche ai liberi con 5/11. in queste condizioni è praticamente impossibile giocarsi qualunque gara, ovvia la “goleada” australiana (oltre ai tre giocatori in doppia cifra, altri sei vanno a segno).

Australia: Mills 16, Maric 15, Ingles 10.
Germania: Berzing 11, Olbrecht 10, Schaffartzik 7.

Dusko Savanovic  (Serbia) appoggia a canestro. Reuters
Dusko Savanovic (Serbia) appoggia a canestro. Reuters

Giordania-Serbia 69-112
Che dire di questa partita? La Serbia dopo il +50 dell’esordio con l’Angola e la successiva sconfitta contro la Germania ritrova il playmaker Milos Teodosic (uno dei due squalificati dalla FIBA) e passeggia senza alcun tipo di problema per 40 minuti contro la Giordania, che non oppone mai una resistenza degna di questo nome. Il 33-20 alla fine del primo quarto testimonia l’intensità difensiva molto relativa affrontata dai serbi per tutta la gara, e le cifre in questo senso sono impietose. Mai in svantaggio, gli slavi hanno chiuso la pratica tirando con il 72% da due, il 53% da fuori e l’84% dalla lunetta, mentre dall’altra parte l’eccessivo uso del tiro da fuori si è rivelato un assalto all’arma bianca (5/29). Il +43 finale è anche il massimo vantaggio per la Serbia.

Giordania: Daghles 19, Abbas 15, Soobzokov 9.
Serbia: Savanovic e Keselj 21, Perovic 20, Bjelica 12.

Angola-Argentina 70-91
Ancora senza Fabricio Oberto, gli argentini si affidano a Scola per piegare anche la formazione africana, scappando via nell’ultimo quarto. Con un gran finale di secondo periodo gli argentini provano a spaccare la partita (45-32 con un parziale di 15-4, con Scola già a quota 21 punti), ma dopo 30 minuti la situazione è sorprendentemente in equilibrio (64-59), grazie a un eccellente terzo quarto giocato dall’Angola, che aveva accorciato le distanze da -15 a -3 sul 59-62 firmato da Mingas (59-62). I sudamericani però partono con un parziale di 18-0 nell’ultima frazione (Jasen per il +23, 82-59 a 4’09 dalla fine della partita), e chiudono completamente ogni discorso.

Angola: Gomes 16, Cipriano 15, Morais 11.
Argentina: Scola 32, Cequeira 22, Gutierrez 9.

GIRONE B

Tunisia-Iran 58-71
Con un parziale di 18-2 gli iraniani prendono il controllo della gara nel primo quarto (da 5-9 a 23-11), e la gara sembra praticamente chiusa dopo 30 minuti, quando il punteggio dice 55-35 in loro favore. La Tunisia, a questo punto, si sveglia e arriva vicinissima al sorpasso: Salah Mejri lo chiude firmando il tiro del -3 (54-57) a 5’49 dalla sirena, riaprendo completamente ogni discorso. Finisce però lo slancio dei tunisini, Kazemi ispira con 7 punti un parziale di 12-2 che riporta l’Iran a una comoda doppia cifra di vantaggio (69-56 a 2’12 dalla fine della partita), che poi può tranquillamente gestire nel finale.

Tunisia: Ben Romdhane e Mejiri 10, Dhifallah 9.
Iran: Haddadi 23, Kamrany 15, Kazemi 14

Dragic e Lakovic festeggiano la vittoria sulla Croazia. Reuters
Dragic e Lakovic festeggiano la vittoria sulla Croazia. Reuters

Slovenia-Croazia 91-84
Vittoria importantissima per la Slovenia in ottica secondo posto. La prima metà di gara è controllata per lo più dai croati (39-44 dopo 20’), ma grazie alle giocate di Dragic e Nachbar gli sloveni costruiscono un parziale di 8-0 (58-52 a 2’45 dall’ultima pausa con una tripla a testa per il playmaker e l’ala) che mette i giocatori di coach Becirovic al comando delle operazioni. La Croazia però regge eccome: con le triple di Popovic (2) e Ukic (1) inizia l’ultimo periodo con un 9-0 che li riporta in vantaggio (68-67 a 7’37 dal termine) e sembra avviare la gara a un finale in grande equilibrio. La Slovenia però risponde: altro parziale, stavolta di 11-0, chiuso da Dragic per il massimo vantaggio (80-71 con 4’07 da giocare). Nell’ultimo minuto di tiri liberi di Jaka Lakovic e Goran Dragic permettono agli sloveni di controllare il tentativo di rientro degli avversari, che però sul -7 (86-79 a 31 secondi dal termine) perdono una grande chance con Marko Tomas, che mette solo 1 dei 3 tiri liberi a disposizione concessi per un fallo di Samo Udrih.

Slovenia: Slokar e Lakovic 15, Dragic 14, Nachbar 11.
Croazia: Ukic 20, Popovic e Tomas 17.

USA-Brasile 70-68
Dopo le prime facili affermazioni su Croazia e Slovenia, rischia grosso la formazione statunitense, che nel finale viene graziata dagli errori di Huertas e Barbosa e incamera un’altra vittoria, la terza in tre gare. Un Brasile da subito senza alcuna paura, capace di andare anche sul +8 (30-22 firmato Giovannoni in avvio di secondo quarto), malgrado un Kevin Durant da 26 punti nei primi 30 minuti, inutili comunque per mettere al riparo gli statunitensi (61-59 alla fine del terzo quarto, dopo il provvisorio +6 firmato da KD). Nell’ultimo quarto succede di tutto, si gioca punto a punto e il Brasile ha l’incredibile opportunità di fare il colpaccio, dopo che Barbosa a 33 secondi dalla fine firma in layup il -2 (il 70-68 che sarà il finale) e Billups, 20 secondi dopo, sbaglia un tiro da fuori che avrebbe dato tranquillità ai giocatori di Mike Krzyzewski. Invece negli ultimi tre secondi accade l’incredibile: Huertas con una virata a centro area subisce il fallo di Durant, cerca il tiro ma il ferro lo respinge. Dalla lunetta sbaglia il primo, sbaglia appositamente il secondo a quel punto per cercare il rimbalzo d’attacco e lo trova. Dall’angolo riesce a servire Barbosa, che tiene l’equilibrio e tenta il pareggio da sotto. Doppio ferro, fuori, vincono gli USA.

Usa: Durant 27, Billups 15, Rose 11.
Brasile: Marcus Vieira 16, Barbosa 14, Splitter 13.

tratto da gazzetta.it



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