Magazine Per Lei

Terzo anno in palestra: il ritorno della goffa ALicE

Creato il 09 dicembre 2011 da Leragazze

Erano due anni che andavo in palestra. Vi ricordate, ve ne avevo già parlato: della palestra, della fauna che la popola, e soprattutto di quanto fosse migliorata ALicE.
Ma tutte le storie belle finiscono, e quest’anno la nostra insegnante ha trovato un posto di lavoro migliore (dice lei!) e se ne è andata. Questo ha necessariamente coinciso con il ritorno in auge della Goffa ALicE. Già perché io ero migliorata molto nel fare una ginnastica “normale” ma i due nuovi istruttori che sono subentrati non fanno esattamente una ginnastica “normale”.

Terzo anno in palestra: il ritorno della goffa ALicE

L'insegnante del giovedì

Quella del giovedì è una pazza scatenata. Mette un’orrenda velocissima musica a palla, di quella che ti penetra nel cervello, e via! Un’ora di esercizi senza mai rallentare nemmeno un attimo. In genere dopo il riscaldamento, si usa ridurre la velocità della musica e quindi degli esercizi. Lei no! Una stakanovista del fitness! Pur di non andare a prendere le chiavi dell’armadio degli attrezzi preferisce farci fare senza. Per non interrompere la lezione per recuperare il telecomando dell’aria condizionata ci fa fare la sauna.
A un certo punto temevo che ci facesse fare anche lo stretching, e addirittura il rilassamento finale a velocità stratosferica!
Pensate che una volta facendo un esercizio mi sono stirata il muscolo del polpaccio: beh, nonostante mi fossi tristemente e dolorosamente accasciata in terra, ha aspettato almeno 10 minuti prima di controllare se fossi ancora viva! E per di più l’ha fatto con un’aria anche un po’ alterata, perché avevo osato distoglierla dalla lezione. Tralasciamo poi il fatto che mi ha suggerito di fare “tantissimo stretching! Stressalo tantissimo! Tienilo in trazione per almeno 20 minuti!” – cosa che poi ho scoperto essere assolutamente controindicata in caso di stiramento!
Comunque lei sarà una matta, non sarà una cima, ma almeno le sto dietro. Ogni tanto mi fermo, ma non faccio figuracce.

Terzo anno in palestra: il ritorno della goffa ALicE

L'insegnante del martedì

Cosa ben diversa accade invece con l’insegnante del martedì: lui è un sadico. Ha un codazzo di allieve “storiche” (femmine!) che lo seguono da anni, e che lo adorano (e che, aggiungo io, sono evidentemente abituate al tipo di lavoro che fa). All’inizio della lezione dobbiamo armarci di tutti gli strumenti di tortura possibili, immaginabili e disponibili: il bilanciere, i pesetti, l’elastico corto (per legare le caviglie!), l’elastico lungo (per braccia e addome) le cavigliere, lo step… Ci manca poco che non ci imponga la Gogna, il Cilicio  o la botte di ferro di Attilio Regolo!
Il peggio però non sono i suoi strumenti, ma le sue coreografie. Si perché io vado in palestra per tenere allenati i muscoli: gli altri evidentemente ci vanno per tenere allenato il loro cervello con la memorizzazione di centinaia  di inutili sequenze e di inefficaci passi diversi. E se poco poco li capisci, appena si accorge che ci riusciamo li cambia.
E soprattutto quando dice: “Adesso uniamo!” allora è finita e mi comincerei a dare le martellate sulle ovaie! Perché questa frase significa che ciascuno dei 100 esercizi incomprensibili, composto a sua volta da 100 incomprensibili passi, va ripetuto in serie. E che quindi dobbiamo ripetere le 100 serie diverse, ognuna composta da 100 passi diversi,  una di seguito all’altra. A quel punto l’unica chance che mi resta è far finta che mi scappi la pipì e andarmene.
L’unica consolazione è che stavolta non sono da sola. Stavolta noi ex allievi di V. ci distinguiamo per la nostra goffaggine! Perché ci fermiamo duemila volte con aria inizialmente divertita (ma solo per dimostrare che la prendiamo a ridere) ma poi emerge il nostro umore desolato fino a che alla fine siamo decisamente imbufaliti! Intanto perché non siamo riusciti a fare ginnastica, visto che abbiamo passato un’ora a gironzolare intorno allo step muovendo l’arto sbagliato al momento sbagliato, ma soprattutto per aver fatto per un’ora la figura dei deficienti sotto lo sguardo compiaciuto del Marchese De Sade!
E si che mi piaceva tanto andare a ginnastica! Ci avevo preso davvero gusto. Ora passo i primi 45 minuti a guardare l’orologio ogni attimo. E gli ultimi 15 a allungare dei muscoli che non hanno lavorato affatto!
E in tutto questo devo anche sopportare il Marito che segue questo insegnante da anni e che sostiene che la sua ginnastica sia divertente… Infatti si! Ogni volta mi ammazzo letteralmente dalle risate! Parola di ALicE!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :