L'unica novità da segnalare è quella segnata in giallo nella foto in basso. I meccanici hanno creato una piccola fessura sulla parte bassa della carrozzeria ed hanno inserito un piccolo tubicino per cercare di portare aria fresca all'interno del cofano motore.
Probabilmente i problemi sono moto gravi e non basta apportare delle aperture alla carrozzeria per poterli risolvere. Quando un vettura rischia di andare a fuoco dopo pochissimo dall'accensione del propulsore non possiamo parlare di surriscaldamento da sforzo. I problemi della scuderia campione del mondo sono sicuramente altri. La carrozzeria molto vicina alla Power Unit per via del cruccio del progettista, Adrian Newey, di realizzare monoposto estreme in ogni suo componente non aiuta di certo. Però, oltre al problema sopracitato ci sono altre cose che non vanno: problemi al sistema elettronico della Power Unit, le centraline che non sempre funzionano correttamente e le batterie che rischiano di andare in cortocircuito.
Da quello che è trapelato dal circuito, i motorizzati Renault, ma soprattutto la Red Bull , non riescono a sfruttare al 100% la potenzialità dell'ERS. Questo problema compromette sia i tempi sul giro ed aumenta anche il consumo di benzina che in questa stagione è fissato a 100 Kg. La Renault dopo Jerez ha lavorato tantissimo sulla sua Power Unit. Sono state apportate modifiche all'hardware, sono stati eliminati alcuni "bugs" nel sofware ed è stato ricalibrato l'intero sistema.Tutto questo lavoro però non è bastato per permettere ai team di girare con continuità in pista. I francesi sono molto in ritardo rispetto a Ferrari e Mercedes e devono affrettare i temi di reazione in quanto il 28 febbraio le Power Unit verranno congelate.