Test per l’università, si parte

Test per l’università, si parte
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Si parte oggi con i test di ammissioni all’università, a numero chiuso. Stando ai dati, i ragazzi impegnati saranno circa 83mila rispetto ai 100mila dello scorso anno. Una riduzione drastica in parte riconducibile al disorientamento provocato dall’antipico dei test, in parte dovuto alla costante diminuzione di ragazzi che continuano a studiare dopo l’ottenimento del diploma.

Aumentano quindi le chances di accesso. Per Medicina si passa da un posto su 7 a un posto su 6, in Architettura entreranno in 7mila sugli 11mila aspiranti, per Veterinaria ci sarà un posto ogni 9 candidati (rispetto ai 10 del 2013).

Alcuni degli esclusi, inevitabilmente, si giocheranno la carta dell’estero. Francia, Germania, Inghilterra. Servono soldi, però, tra soggiorno, tasse di iscrizione e materiale. Altrimenti ci sono soluzioni più “economiche”, come in Spagna, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Albania, dove proliferano le università private disposte a tutto per attirare studenti da altri Paesi. Il vantaggio, oltre all’accesso libero, è la possibilità di avere un titolo valido anche per l’Italia. I corsi sono spesso anche in inglese, quindi non è necessario imparare la lingua, ad esempio rumena (che poi, essendo lingua neolatina, non sarebbe neanche tanto difficile, ndr). Il figlio di Bossi ha precorso i tempi. E voi?

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