testamento contro XIV
di iannozzi giuseppe aka king lear
Troppo a lungo giovani,
vièti brani di Crono
in balia di umani dèi
su tele e altari
Dalle altrui chiacchiere rabbuffati
sol godiamo per quei morti
sul campo di guerra lasciati
nudi e crudi
Valgon niente
le nostre piccole glorie,
ma non sia la lamentazione
il nostro pane cotidiano