Magazine Fotografia

testimonial: Corrada Onorifico

Da Shotnshow
"anni fa una ragazza ebbe un brutale incidente; fisico, ma le cui conseguenze furono devastanti dal punto di vista emotivo, psicologico...insomma...lei cadde in depressione; una depressione che giorno dopo giorno le divorava l'anima. La depressione è un male oscuro...si prende gioco di te...non lo vedi, ma lui c'è è li e ti divora... passava le giornate seduta in un angolo di una finestra che dava su di un'ampio spazio verde...il viso rivolto verso il cielo...perennemente...non lo lasciava mai...nuvole, solo nuvole. Se qualche giorno il vento le avesse spazzate via ed un cielo terso si sarebbe rivelato ai suoi occhi, piangeva...sentiva un vuoto tremendo... gli amici, erano molto tristi, l'amavano molto, del resto come facevi a non amarla... nella sua vita, fino a quel momento, aveva sempre rincorso il 'bello', in tutte le sue forme...diceva: voglio vivere la mia esistenza con levità, voglio percorrere la mia vita in punta di piedi... uno dei suoi amici più cari, scava nel suo passato e fa riemergere alla luce le passioni della ragazza: il cinema e la fotografia... le fa dono di una telecamera, una di quelle handycam digitali che il mercato sforna ogni nanosecondo...posa il pacco ai suoi piedi e va via. ai suoi piedi si erano accumulati tanti di quegli oggetti che distinguere il nuovo dono sarebbe stato difficile. Tutti hanno tentato in quei lunghi mesi di risvegliarla da questo strano sonno facendole i più svariati doni...ma nulla aveva mai attirato la sua attenzione, nuvole, solo nuvole...si può vivere di solo nuvole? un giorno accadde il miracolo un raggio di sole spuntato in modo improbabile da uno di quegli ammassi vaporosi, entra prepotentemente dalla finestra e va a posarsi su una delle scatole deposte ai piedi della ragazza...attirandone magicamente la sua attenzione... lei si risveglia dal suo sonno comatoso...apre il pacco e ne tira fuori la handycam...sa esattamente cos'è, non ha dimenticato il suo trascorso, anzi le riaffiora alla mente tutta la sua esistenza...con estrema naturalezza l'accende e...ed ovviamente la punta sulle nuvole...ma...c'è qualcosa...un gap...qualcosa non è come dovrebbe essere... prende coscienza del fatto che, quello ripreso dalla telecamera non è uguale a quello che lei realmente vede...ne deduce che lo strumento tecnico non restituisce quello che noi vediamo ma quello che noi vogliamo trarre dalla realtà...capisce che può ricostruire la realtà a suo piacimento...non deve più subirla... Il giorno successivo lei era fuori...inizialmente riprende tutto quello che le sta attorno...sente il bisogno di ricreare il suo mondo...nei giorni a seguire si allontana a piccoli passi, e poi ancora e ancora più lontano...inizia a viaggiare, quegli spazi non bastano, sente il bisogno di scoprirne altri, tanto non ha paura, può reinventare il mondo come vuole lei...e ancora più lontano...in dieci anni ha visitato tanti di quei paesi, e tanti ce ne ha raccontati che, ogni volta che vedo le sue immagini mi commuovo al pensarla immobile davanti alla finestra...e piango così come lei piangeva quando il vento le portava via le sue nuvole......ecco io ho visto tutto questo nelle tue foto..."

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog