Cazzo! questo non me lo dovevi fare!
A più di vent'anni dal primo Tetsuo: The Iron Man, considerato da tutti gli appassionati del genere un vero e proprio cult del cinema visionario, Shinya Tsukamoto propone il suo secondo auto-remake di Tetsuo. (già qui incomincia a puzzare un pò, però dai dico tra me e me, ha fatto The Body Hammer, c'era da aspettarselo un terzo film per concludere al meglio la saga).Truffaut scriveva che invecchiando un autore non rimbambisce, si purifica. Purtroppo l'ultima prova registica di Tsukamoto sembra dare torto al critico francese.
qui riconosco il vero genio del "Cronemberg Orientale" cazzo!
Tetsuo: The Bullet Man è infatti un film sciatto, in ogni inquadratura, si respira la stanchezza del suo realizzatore, nonostante la macchina da presa in continuo movimento e un montaggio più veloce dell'occhio umano. Unico plauso per la colonna sonora sempre d'impatto, una bomba!
Tornando a noi, sarà la backstory chiamata a giustificare la natura biomeccanica del protagonista, i dialoghi, la recitazione e gli attori che non funzionavano (specialmente il protagonista), il digitale voluto al posto di una pizza di pellicola in bianco e nero, magari anche rovinata, ma quando un film di 80 minuti con quasi 5000 tagli di montaggio sembra troppo lungo, allora qualcosa non funziona.
Mai vendersi per una fetta di pubblico più ampia, MAI!
Tanto per rinfrescare la memoria e rendere l'idea:
The Iron Man finiva con un “Let's destroy the world”The Bullet Man finisce con un “vabbè il peggio è passato."