Il 23 marzo 2013 il Ministero dell’istruzione ha istituito i percorsi speciali abilitanti meglio conosciuti come TFA Speciali. Nonostante le polemiche dei neo tieffini alla fine ha prevalso la linea del riconoscimento della professionalità dei docenti con più di 3 anni di servizio ai quali spetta di diritto l’accesso ai percorsi abilitanti senza passare per la soglia della prova di ammissione. Ma vediamo nel dettaglio come il Ministero intende organizzare questo nuovo percorso che verrà affiancato (si spera) al percorso tradizionale del TFA ordinario che invece prevede prove di ammissione.
Innanzitutto i requisiti di accesso: “Possono partecipare i docenti non di ruolo, ivi compresi gli insegnanti tecnico pratici che, sprovvisti di abilitazione per la classe di concorso per la quale richiedono di partecipare e in possesso dei requisiti previsti al comma 1, abbiano maturato a decorrere dall’a.s. 1999/2000 fino all’a.s. 2011/12 incluso almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie ovvero nei centri di formazione professionale”
L’accesso ai TFA speciali sarà subordinata ad una prova di valutazione delle competenze in ingresso non selettiva ma che servirà ad indicare un ordine temporale di accesso al percorso. La prova sarà nazionale, computer based, unica per tutti i posti e le classi di concorso ed è volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo e di conoscenza di una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo mentre per la scuola primaria la lingua è obbligatoriamente l’inglese. Come specificato dal decreto la prova sarà così costituita da 70 quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta e così ripartiti:
a. capacità logiche: 30 quesiti
b. capacità di comprensione del testo: 30 quesiti
c. lingua straniera: 10 quesiti
I quesiti sono estratti da una banca dati resa nota tramite pubblicazione sul sito del Ministero 20 giorni prima dell’avvio delle sessioni di valutazione. Sotto la soglia di 43 risposte la prova è valutata 0 punti. Da 43 a 70 le risposte esatte valgono 1.25 punti, le risposte non date valgono 0 punti, le risposte errate valgono – 0,50 punti, fino ad un massimo di 35 punti.
La prova, come già specificato, non costituisce sbarramento all’iscrizione, ma il risultato concorrerà a determinare il punteggio di abilitazione.
Non ci sono ancora tempi certi sulle date di inizio, potrebbero forse partire già da giugno 2013. Nulla invece si sa sul nuovo ciclo di abilitazione del percorso ordinario e come si intenderà affiancare i due percorsi in futuro.
Alessia Gervasi