The assassindi Hou Hsiao-Hsiencon Satoshi Tsumabuki, Chen Chang, Qi Shu, Shao-Huai Chang, Nikki Hsin-Ying HsiehAzione, 120’Taiwan, Cina 2015
Esiste un intero immaginario che appartiene all’estremo oriente e a cui per ovvi motivi ci è precluso accedere in maniera diretta. Di quest’immaginario, dunque, non ci resta che subirne il fascino, lo stesso che avvolge il “The assassin” di Hsiao-Hsien, nel quale si narra di alcuni governatori corrotti che minacciano l’età aurea del Paese.
Con un prologo tra i più belli della storia del cinema, girato in bianco e nero e col formato 4:3, si passa ai colori accesi degli interni sfarzosi delle corti alternati con quelli pallidi delle foreste, tutti ambienti nella quale la protagonista combatterà contro gli avversari e soprattutto contro sé stessa nello scegliere tra il sentimento o la ragion di spada (da traslare, in caso di lettura sul piano moderno, nell’espressione ragion di Stato) intraprendendo combattimenti – questi girati divinamente – chiusi senza esito.
Sempre in bilico tra ricordi di antichi splendori e parallelismi con la contemporaneità – vedasi tutt’oggi la relazione complessa tra Cina e Taiwan – “The assassin” è un’opera sublimata da una ritualizzazione del rigore estetico che contribuisce a renderla un capolavoro senza tempo.Antonio Romagnoli