Magazine Cinema

TFF 2015: THE ECSTASY OF WILKO JOHNSON di Julien Temple

Creato il 04 dicembre 2015 da Ifilms
Dettagli
Scritto da Erica Francesca Bruni
Categoria principale: Festival
Categoria: Torino Film Festival 2015
Pubblicato: 04 Dicembre 2015
Julien Temple  

ecstasy-wilco 

Il regista rock Julien Temple, a Torino nella veste di Guest Director della 33° edizione del Torino Film Festival, ha presentato nella manifestazione piemontese anche il suo ultimo documentario, The Ecstasy of Wilko Johnson

Nel 2013, Wilko, chitarrista dei Dr. Feelgood e dei Blockheads, decide di partire per il suo tour d’addio dopo la diagnosi di una malattia terminale. Il regista segue l’eccentrico chitarrista attraverso un brillante monologo nel quale emerge sin da subito la forza e il coraggio di Johnson davanti a questa grande prova.

Racconti e riflessioni del musicista sono accompagnati da interviste (in cui non manca ovviamente un po' di sano rock'n'roll), apparizioni televisive che ne ricordano il passato privato e professionale e, a dar più eco e valore alle sue parole in maniera suggestiva, Temple ha inserito delle sequenze di film diventati poi i titoli della rassegna “Questioni di vita o di morte”, presentata al TFF. Ecco allora scorrere davanti ai nostri occhi, selezionati a doc dal regista, alcuni frammenti di opere poetiche e surreali come La scala al paradiso di Michael Powell e Emeric Pressburger, La Bella e la Bestia di Jean Cocteau, Stalker di Andrej Tarkovskij, Il colore del Melograno di Sergei Parajanov,  Nosferatu di F. W. Murnau e Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman, quest’ultimo replicato anche in maniera sarcastica dallo stesso Johnson che incarna entrambi i due giocatori protagonisti.

Temple, con quest’operazione, riesce a  trasmettere tutte le emozioni del protagonista che appare completamente esaltato dalla notizia della malattia, tant’è che si rimane completamente spiazzati dalle immagini del suo ultimo tour, in cui sembra impossibile pensare che quest’uomo sia malato. Wilko, infatti, appare in forma smagliante ed emana un’energia e una vitalità incredibili, a tal punto che commuove e diverte vederlo intonare “Bye Bye Johnny” alla fine dei concerti insieme a tutti i suoi fan.

Questo era il gran finale per Wilko, probabilmente l’addio più caloroso ed emozionante che qualsiasi artista potesse desiderare: tutto era perfetto, poteva andarsene senza nessun rimpianto e colmo di gratitudine. Ma proprio verso il finale arriva il colpo di scena: Wilko vivrà, perché parafrasando Joe Strummer “The Future is Unwritten” e per cambiare qualsiasi cosa nella propria vita è necessaria la piena accettazione del presente. Wilko ha accettato il suo destino con positività, e forse inconsciamente è riuscito a trasformarlo, anche se alla fine nel suo volto si coglie una certa delusione e melanconia nel sapere di avere ancora "tempo" da vivere, il che è paradossale.

Julien Temple, con The Ecstasy of Wilko Johnson, ci regala un' elettrizzante inno rock alla vita pregno di misticismo e di spiritualità, in cui mostra il cammino di consapevolezza di Wilko, da cui sono emerse tutte le potenzialità creative di quella trasformazione del suo presente, in cui la crescita spirituale ed intellettuale sono risultate la base fondamentale per costruire l’“attimo successivo” e raggiungere l’“Estasi”.

Voto: 3/4


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :