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TFF29 – Le Vendeur – un grande Gilbert Sicotte

Creato il 28 novembre 2011 da Soloparolesparse

Quando al Torino Film Festival ti capita di sederti in sala con Nanni Moretti ti dici che se il suo fiuto è rimasto il solito allora forse il film che stai per vedere è una figata.
Le Vendeur di Sébastien Pilote conferma senza dubbio lo storico fiuto del nostro ex-direttore, perchè è un inquietante ma delicato ritratto di una piccola cittadina ai tempi della crisi.

Siamo in Canada, in un inverno in cui la neve ricopre tutto.
Il paesino dove vive Marcel è nato intorno alla sua cartiera e la prevista chiusura della stessa getta nello sconforto la popolazione.
Lui però è un venditore di auto, il migliore, da sempre, e ora che ha 67 anni non ha la minima intenzione di smettere di lavorare, anche se pure per loro la crisi si fa sentire.

A provare a convincerlo la figlia (col nipotino) e i colleghi che lo rispettano e gli vogliono bene.
Ma oltra al suo lavoro (in cui è cinico) non ha altri interessi… perchè fermarsi?

TFF29 – Le Vendeur – un grande Gilbert Sicotte

Pilote scandisce il film con il dettaglio dei giorni di chiusura della cartiera.
Giorno dopo giorno (siamo a più di 250) gli animi si spengono, la città si intristisce.
Ma la crisi economica è solo lo sfondo per raccontarci la vicenda personale di Marcel, le sue paure, le sue gioie, i suoi dubbi.

Le difficoltà si leggono sui volti della gente e anche su quello di uno straordinario Gilbert Sicotte, che si rende in fondo conto di come il suo lavoro sia sempre più difficile e l’auto nuova non sia più tra le priorità dei suoi concittadini.

L’autore è bravissimo a raccontarci una vicenda difficile (diciamo due) in un clima classico da paese canadese. Silenzi, neve, lunghe strade vuote, boschi.
In tutto questo la sensazione di disastro imminente è fortissima e quando finalmente la mazzata arriva ci rendiamo conto che era stata preannunciata fin dalla prima sequenza del film.
La costruzione è così coinvolgente che sul finale è impossibile trattenere una lacrimuccia.

Le vendeur è una storia dura e delicata allo stesso tempo, splendidamente raccontata, con un Gilbert Sicotte (che era in sala ed è stato sommerso dagli applausi) incredibilmente intenso e coinvolgente, al quale non mi stupirei di veder consegnare il Premio come Miglior Attore.

Nota.
Il film vince Premio Cipputi e Premio Fipresci


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