Lo chiamano “Bad Thad”, soprannome affibbiatogli dagli studenti ai tempi in cui insegnava al Barnard College, affiliato alla Columbia University di New York.
Attenzione se per caso incontrate un certo Thaddeus Russell o peggio vi imbattete nelle sue parole cercate di starne alla larga perchè il tipo in questione è veramente di una cattiveria unica. Con la sua faccia da burbero e il suo sguardo tagliente vi convincerà a farvi ammettere che le libertà delle donne sono dovute grazie al lavoro delle prostitute dei primi del Novecento; che il consumismo, altro che degenerazione del progresso, è “la più importante rivoluzione nei comportamenti e nella morale precedente l’avvento di quella tecnologica del web 2.0”; che i bianchi americani sudisti, padroni delle immense piantagioni in Georgia o fattori in Missouri, invidiano i loro schiavi neri assai “più liberi e goduriosi” e via di estremizzazione in estremizzazione.
Attenzione a questo “cattivo ragazzo” dalla formazione tipica di un homeless diseredato: cresciuto a Berkeley e tirato su da genitori “socialisti trotskysti rivoluzionari di professione che giravano nudi per casa, fumatori e allo stesso tempo coltivatori di marijuana, ospitavano nella propria abitazione militanti dell’IRA e delle Black Panthers. Thad fu iscritto in un asilo in cui risultò essere l’unico bianco in un’orda di neri nullatenenti e quando suo padre fu mollato, così senza nessun motivo dalla madre, Thaddeus che aveva quattro anni si trovò in casa donne di ogni genere che per lungo tempo si intrattenevano con suo padre in giochi di sesso estremo. Così la sua fantasia fu colpita dall’immaginazione e appena adolescente Thad diede via alla sua personale liberazione sessuale esprimendo la propria ribellione contro il moralismo fotografandosi il pene tra le pagine aperte del Libro di Mormon. Quella polaroid – la sua prima opera d’arte – oggi fa bella mostra incorniciata nel salone di casa Russell. La maturità fu quasi regalata al nostro, tanto non ne potevano più di averlo fra le gambe i professori nonostante espulsioni, sospensioni, bocciature, corsi di recupero e di reintegro. E quando Thad fu ammesso all’Antioch College di Yellow Springs, in Ohio pensò di avercela fatta cominciando la salita nella scala del successo, non tenendo conto che il college in questione era quello più hippy d’America dove non esistevano neppure i voti e gli studenti ballavano nudi nei dormitori; un college così disperato da accettare il 100% dei ragazzi che ne facevano richiesta per entrare.
L’Antioch College è il luogo dove Thaddeus Russell prende coscienza della sua funzione nel mondo “Pensavo di essere fortunosamente atterrato in un paradiso di libertinaggio, quando mi accorsi di alcuni episodi stridenti. Per esempio, tre studenti vennero espulsi per avere dato alla fiamme una croce di legno durante una performance perché “l’atto poteva sembrare essere ispirato dal Ku Klux Klan”. Poi, alcuni compagni di classe decisero di scrivere un manuale di “prevenzione dell’offesa sessuale” che obbligava a chiedere il consenso verbale della ragazza a ogni passaggio di un incontro. Non bastava più chiedere: “Ehi, ti va di fare del sesso con me?”. Macché. Bisognava penosamente specificare ogni mossa con una richiesta precisa: “Posso toccarti le tette?”. “Posso metterti la lingua nell’orecchio?”. Lascio immaginare la poesia”. Questi atti di autorepressione da parte di quelli che erano considerati dei grandi libertini, innescarono una serie di riflessioni nella mente di Russell. “L’irriducibile dicotomia tra desiderio di libertà e moralismo è il cuore della contraddizione culturale americana. La più grande bufala della storia è questo dualismo mente/corpo su cui si sono basate per secoli le culture occidentali”.
Da questo momento in poi l’impegno di Russell è dimostrare di come la storia che ci raccontano è tutta una cazzata. Si iscrive alla Columbia University (”Un seminario ideologico che pretendeva di formare pretini officianti la storia come se fosse una messa”) e comincia a provocare sino ad arrivare alla laurea. “Decisi di coltivare questa mia ossessione per il lato oscuro dell’uomo dedicando la mia tesi al più impopolare sindacalista di tutti i tempi, Jimmy Hoffa, e alla sua union di rinnegati: i Teamsters, gente che non si faceva scrupoli a utilizzare gangster per vincere le proprie battaglie o sostenere politici per arrivare a ciò che volevano”. Nonostante le polemiche sollevate nell’università dalla discussione della tesi qualcuno si accorse del valore di Thad e si affrettò a chiamarlo come visiting professor all’elitario Barnard College. Il corso di Storia americana non appena si seppe essere assegnato a Thaddeus Russell triplicò il numero degli iscritti dal momento che il “professore” che si esprimeva con parolacce e slang, smentiva tutto quello che era stato insegnato agli allievi sino ad allora. “Raccontavo semplicemente di come, durante la rivoluzione americana, ubriachi, ladri e prostitute fossero stati i pionieri di molti diritti che oggi diamo per scontati: sesso fuori dal matrimonio, divorzio, libertà di ballare e divertirsi in pubblico, di vestirsi e acconciarsi per piacere invece che per necessità. Ripercorrevo la strada dell’integrazione dei primi immigrati – irlandesi, ebrei, italiani – considerati primitivi e perciò obbligati a rinunciare al loro essere diversi, diciamo alla loro negritudine, per diventare cittadini. Esponevo tutte le prove a sostegno dell’idea che senza la mafia non avremmo mai avuto jazz, Hollywood, Las Vegas, il controllo delle nascite o i diritti dei gay. Furono i gangster a sostenere questi progetti quando l’America rispettabile li snobbava”.
Quando si accorgono delle idee troppo liberali e progressiste di Russell è ormai tardi e l’ennesima espulsione, questa volta dall’insegnamento, non sortisce nessun effetto tanto ormai il professore è considerato un guru dall’America più progressista e liberale. Scrive “A Renegade History of the United States” libro ovviamente provocatorio, irriverente ed è successo immediato. Ancora oggi Amazon fa fatica a tener dietro a tutte le richieste e il testo è saldamente piazzato fra i primi 100 best seller di tutti i tempi. Insomma Thaddeus Russell sembra aver trovato la sua via, diventa un saggista, uno scrittore richiestissimo in ogni angolo degli States. Ma voi se per caso incontrate le sue parole state attenti, potrebbero farvi veramente male perché ancora oggi “Bad Thad” dichiara “Aver esposto le mie idee fuori dall’università mi ha fatto sentire lo stesso brivido che deve aver provato un evaso da Alcatraz”.