Un articolo scritto grazie all’AperiTravel in Thailandia curato da Annalisa Boracchi (Manager di Prodotto Estremo Oriente di Hotelplan Italia).
Un articolo scritto grazie ad uno degli AperiTravel che si organizzano alla Montesole Travel Consulting in collaborazione con Hotelplan Italia…che mi ha portato a scoprire nel dettaglio uno dei Paesi più belli del mondo. Un Paese dove la spiritualità prende vita in ogni granello di sabbia che lo compone. Un Paese in grado di lasciarti un segno indelebile nella memoria, che quando torni a casa non riesci a smettere di pensarci. Ma parliamo ora di quello che Annalisa Boracchi ci ha detto riguardo a questa magica Thailandia…
La Thailandia è un Paese la cui superficie è quasi il doppio rispetto a quella dell’Italia e, come quella del nostro Bel Paese, anche questa è di forma molto allungata e viene detta ‘ad orecchia di elefante con la proboscide che scende‘. Siamo a 12.000 chilometri di distanza dalla nostra capitale Roma, con un fuso orario che nel periodo invernale è di 6 ore e d’estate di 5. Per raggiungerla comodamente si usano voli diretti Thai che in undici ore ci portano nella capitale Bangkok. Per quanto riguarda il clima, essendo un paese allungato, ha delle distinzioni, ma le temperature vanno dai 24 ai 35 gradi durante tutto l’anno! Le distinzioni si applicano considerando due stagioni: una secca e una umida. Da tenere presente però che quella umida non è monsonica, come nel vicino Vietnam dove addirittura possono chiudere gli aeroporti. Piove, certo, ma non in maniera torrenziale…questo ci permette di visitare la Thailandia in ogni periodo dell’anno. Per semplificare il Paese si divide in tre zone: quella di Bangkok e del Nord, visitabile tutto l’anno con una stagione umida che coincide con la nostra estate; quella della Costa Est (con Koh Samui per intenderci) con il periodo umido da novembre a gennaio; quella della Costa Ovest (con Phuket e il Mare delle Andamane) con il periodo umido da giugno a ottobre.
Palazzo Reale
Parlando di Bangkok, la capitale thailandese, si parla di una città ultra moderna carica di grattacieli che si stagliano nel cielo entrando in contrasto con antichi templi e monumenti, ricordi di una civiltà passata. Bangkok spesso la si pensa come una Venezia d’Oriente perché, in antichità, sulla terra ferma aveva solo i templi e il Palazzo Reale mentre la popolazione, come a Venezia, viveva sulle isole e si muoveva con le classiche imbarcazioni a coda lunga dette long tail. Ancora oggi in alcune parti della città si può rivivere questo passato.
Fiume al tramonto
A Bangkok tutto si sviluppa intorno al fiume. La maggior parte dei più famosi hotel prendono vita direttamente sul fiume regalando ai propri ospiti una vista pazzesca, soprattutto la sera quando le luci della città si riflettono sull’acqua. Per chi invece fosse abituato a muoversi in solitaria e volesse sentirsi libero di girare la città a proprio piacimento, tanti altri sono gli hotel posizionati all’interno e ben collegati al resto della città da una modernissima metropolitana sopraelevata.
Palazzo Reale
Solitamente un viaggio in Thailandia prevede una sosta di due o tre giorni nella capitale. In questi giorni è sempre consigliabile approfittare di guide esperte e farsi accompagnare alla scoperta della città. Tra i punti da non perdere troviamo il Palazzo Reale con la sua particolarità di racchiudere la maggior parte degli stili del sudest asiatico, dalla stupa dorata simile a quella di Yangon in Birmania, ad altre che ricordano i templi di Angkor in Cambogia. A differenza di molti altri, questo palazzo è per una parte abitato dalla famiglia reale, adorata dai thailandesi. Parlando di questa famiglia, attenzione a non parlare mai male del Re, egli è considerato come un Dio in terra, un pò come era il Faraone per gli egizi.
Mercato Galleggiante
Oltre al Palazzo Reale, nella stessa visita, si possono scoprire anche i tre templi principali della città, in modo da avere una panoramica storica più completa: il Tempio del Budda di Smeraldo, il Wat Traimit e il Wat Po. Il Wat Traimit, o Tempio del Budda d’Oro, merita una particolare attenzione. Fino a qualche decennio fa questo Budda era all’interno di un altro tempio ed era completamente ricoperto di pietra calcarea. Decisero ad un certo punto di fare dei lavori di restauro all’interno del tempio e con una gru cercarono di spostare questa immensa statua di Budda. Malauguratamente (consideriamo che i thailandesi sono un popolo buddista molto dedito alla loro religione) uno degli operai aprì il gancio della gru e il Budda cadde a terra. Una vera e propria tragedia, una vera e propria sciagura. In realtà…non proprio. Cadendo infatti si staccò un pezzo di calcare e l’operaio vide che qualcosa luccicava…scava e togli la pietra calcarea e trovarono un gigantesco monoblocco d’oro all’interno.
Budda sdraiato – Wat Po
Altro tempio che merita una visita è il Wat Po con un’altra statua molto famosa: quella del Buddha sdraiato quasi impossibile da fotografare per intero da noi turisti (anche se oggi con la modalità panoramica non è poi così impossibile). Entrare nei templi buddisti thailandesi è davvero molto suggestivo, Tutt’intorno alle statue ci sono recipienti pieni di monetine e di offerte che i credenti riempiono genuflettendosi facendo risuonare continui tintinnii all’interno del tempio.
Bangkok Skyline
Il popolo tailandese è molto accogliente, è chiamato il popolo del sorriso. In un viaggio in Thailandia è davvero raro incontrare persone che non sorridano. Forse nella capitale, per la frenesia della città, qualcuno può essere nervoso e poco amabile, ma nel resto del Paese non è possibile incontrare qualcuno che non ti sorrida incontrando il tuo sguardo. Forse solo per questo la Thailandia meriterebbe di essere scoperta. Tutti noi abbiamo dei guai personali, ma se camminando sorridiamo e chi ci guarda ci sorride di rimando, l’atmosfera cambia…e si vive meglio! Quindi….un viaggio in Thailandia è un viaggio da fare almeno una volta nella vita!
SECONDA PUNTATA: il Nord e il Triangolo d’Oro