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Thank You Mr. Down: 10 Anni di Teatro e Poesia

Creato il 19 marzo 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Postato il marzo 19, 2012 | TEATRO | Autore: Agnese Maugeri

Thank You Mr. Down: 10 Anni di Teatro e PoesiaChi stabilisce cosa è normale e cosa no? Sono i nostri preconcetti a condizionarci. Mi torna in mente un brano tratto da “Il secondo libro delle filastrocche” di Gianni Rodari: Una volta un dromedario, incontrando un cammello, gli disse: «Ti compiango, carissimo fratello; saresti un dromedario magnifico anche tu se solo non avessi quella brutta gobba in più». Il cammello gli rispose: «Mi hai rubato la parola. È una sfortuna per te avere una gobba sola, ti manca poco ad essere un cammello perfetto, con te la natura ha sbagliato per difetto». La bizzarra querela durò tutto un mattino. In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino e tra sé intanto pensava: «Poveretti tutti e due ognuno trova belle solo le gobbe sue. Così spesso ragiona al mondo tanta gente che trova sbagliato ciò che è solo differente». “Down è bello” questo è il motto dell’A.I.P.D (Associazione Italiana Persone Down), e non potrebbe essere più vero. Lo scopo di questa associazione è proprio quello di aiutare le famiglie i ragazzi a lasciar fuori i pregiudizi e a sviluppare quelle grandi potenzialità che possiedono. Un esempio di questo straordinario lavoro è la compagnia teatrale “Bagnati di Luna”, nata nel 2000 all’interno dell’AIPD sez. Catania come progetto di laboratorio, in collaborazione con gli artisti dell’Associazione Culturale Nèon. La troupe è costituita da 25 persone down, bambini, giovani e adulti, che hanno realizzato molti spettacoli girando gran parte dell’Italia e che, per festeggiare i 10 anni dalla nascita della compagnia, si raccontano in uno spettacolo gioioso dal titolo “Thank you Mr. Down” scritto e diretto da Pietro Ristagni, Monica Felloni e Giuseppe Calcagno. Mi ritrovo qui oggi a parlarvi di una rappresentazione che tocca il cuore per la levità, la spontaneità, l’impegno e la professionalità di questi artisti. La pièce, allestita al teatro del Centro Culturale Zō di Catania, inizia proprio con un ringraziamento al Dottor Langdon Down che nel 1866 scopri la presenza nella catena genetica di un cromosoma 21 in più determinante la suddetta sindrome. Il Dottor Down al termine della sua ricerca definì queste persone, malate, mongoloidi, discriminandole come ritardati mentali, soggetti appartenenti ad una razza inferiore; purtroppo ancora oggi è possibile sentire questa sciocchezza proprio perché di ignoranti al mondo ce n’è ancora tanti.

Thank You Mr. Down: 10 Anni di Teatro e Poesia

Gli artisti della compagnia “Bagnati di Luna” (Pietro Russo, Salvo D’Amico, Irene D’Amico, Giuseppe Caccamese, Emily Reitano, Valeria Sciuto, Emanuela De Pieri, Enzo Malerba, Luca D’Angelo, Marco Cinque, Daniela Teriaca), insieme agli attori del Teatro Nèon (Giuseppe Calcagno, Manuela Partanni, Stefania Licciardello, Stefania Di Prima), hanno ballato, cantato, recitato e suonato. Lo spettacolo sviluppato in due tempi, consta dell’unione di pezzi di recital messi in scena lungo questi anni, si inizia con un brano dell’Antigone; i colori vivi della terra nei vestiti e nel telone rosso che gli interpreti agitano su tutto il palco, i balli rappresentanti lotte, le musiche incalzanti portano lo spettatore in una dimensione quasi onirica che rimane immutata durante tutta la recita. I commedianti conducono il pubblico attraverso un viaggio nella leggerezza dell’anima, attraverso il significato della natura umana. Dall’antica Grecia si vola così dentro l’essenza del mondo down, gli attori con la loro bravura coinvolgono la sala, tra canzoni, siparietti divertenti, balli, esprimono tutta la competenza e l’esperienza che hanno acquisito lungo il loro percorso artistico. Le atmosfere calde create dal gioco di colori e di luci rendono piacevole e ospitale lo spazio scenico tanto da inglobare il pubblico, distruggendo quella linea di separazione che si crea tra palco e platea ma creando un unico luogo di incontro, di scambio, dove non esistono emarginazioni e dove l’azione-spettacolo produce un costante flusso di buon umore. La rappresentazione si conclude con un volo su delle ali bianche, un omaggio ad Angelo d’Arrigo alla sua straordinaria vita, alle sue aquile, a quella natura che caratterizzava e abitava nel suo animo. Un momento magico di Teatro Poesia, dove gli interpreti in scena, muovendo queste ali lunghe a tempo di musica sembrano volare come uccelli, un’immagine eterea è quella che ci viene regalata, che lascia tutti con il naso all’insù e con un delicato sorriso sulle labbra. Le musiche, tutte dal vivo, suonate dal trio jazz composto da Carlo Cattano (fiati), Pier Giorgio Monaco (tastiere), Alessandro Borgia (percussioni), hanno accompagnato gli attori nelle loro interpretazioni. Quindi chi sono i down? Sono uomini e donne coraggiosi, hanno gli occhi a forma di castagna e non sono diversi ma speciali, solo che la loro unicità non è nella loro fisicità, ma nel loro animo, nella loro natura che li fa essere spontanei e limpidi, caratteristiche del tutto assenti nella maggior parte delle persone.

Per le due immagini inserite in questo articolo si ringrazia l’Associazione Culturale Nèon

(1) Foto di Melania Strazzeri

(2) Foto di Jessica Hauf – Montaggio di Giuseppe D’Alia e Dario Spoto



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