Il Ringraziamento è una delle feste più popolari negli Stati Uniti, riassume il Post: si passa in famiglia con parenti e amici, mangiando piatti tradizionali tra cui zucca, mais, patate e soprattutto un tacchino ripieno”.
Il New York Times pubblica una splendida guida interattiva per la preparazione del menu – “Bild your Feast”: le ricette proposte dal sito dipendono dalle risposte dell’utente alle domande: “How many people are coming? How many people are coming? How omnivorous are your guests? What kind of meal do you envision? When will you begin cooking?“; nel nostro Paese la storica rivista La cucina italiana chiede a Laurel Evans, texana di settimana generazione, di illustrare la sua ricetta “selvaggia” per il giorno del ringraziamento.
Seguiamo ancora la traccia del Post: “non è chiaro quando fu introdotto per la prima volta il rito di risparmiare un tacchino alla Casa Bianca: quel che si sa è che dal 1947 la “Federazione nazionale del tacchino” regala al presidente un tacchino vivo e due ripieni. Nel 1963 John F. Kennedy decise di risparmiare il tacchino vivo, dicendo «Teniamocelo!». La cosa si ripeté nel 1987, quando Ronald Reagan decise per gioco di concedere la grazia al tacchino. Il rito divenne ufficiale con George H. W. Bush e da allora si è svolto ogni anno. I tacchini vivi regalati sono diventati due, così da averne uno per riserva: soltanto un tacchino è protagonista della cerimonia ma entrambi vengono risparmiati e trascorrono la loro vita in una fattoria”.
Ieri Obama ha ripetuto la cerimonia della grazia concessa ai due tacchini (battezzati quest’anno Abe e Honest) scherzando con le figlie Malia e Sasha “Non riesco a credere che siano passati 7 anni dalla prima volta che ho tenuto questa cerimonia. Il tempo vola, i tacchini no”!
In tempi bui –tempi di guerra – il giorno del ringraziamento divenne il simbolo della serenità familiare in una delle opere più significative del grande illustratore Norman Rockwell: intitolato “Freedom from Want” il quadro ad olio – che ritraeva più generazioni intorno alla tavola dove una madre di famiglia serviva un enorme tacchino arrosto – apparteneva alle 4 serie prodotte dall’artista americano per illustrare le Four freedoms –the freedom of speech, the freedom of worship, the freedom from want, and the freedom from fear – le “ libertà” al centro del discorso pronunciato dal presidente Roosevelt al Congresso degli Stati Uniti il 6 gennaio 1941, quando l’America era ancora fuori dal conflitto mondiale (qui per ascoltare il discorso, qui per leggere il testo, grazie alla Franklin D. Roosevelt Presidential Library and Museum)
“Freedom from Want” (il discorso di FDR recitava: “The third is freedom from want—which, translated into world terms, means economic understandings which will secure to every nation a healthy peacetime life for its inhabitants—everywhere in the world“) fu realizzato nel novembre del ’42, l’immagine fu pubblicata il 6 marzo del 1943 in “The Saturday Evening Post” (qui il poster, nel Norman Rockwell Museum).
un’agile guida per gli insegnanti che ricostruisce il contesto della festa, le risorse digitali che gli studenti possono consultare nella loro Library.Forse noi europei dovremmo istituire un thanksgiving… alla Library of Congress!
ps. Il Daily mail raccoglie i “meme” del popolo burlone di internet che nel giorno del ringraziamento si è scatenato giocando con tacchino Turchia e Putin.. E allora.. Looks like Putin is having Turkey for Thanksgiving!
Nel video del giorno “A Charlie Brown Thanksgiving”, del 1973