For the forth month in a row Les Cahiers Fashion Marketing has been producing and publishing the 50 best Italian fashion blogs ranking according to strict numeric parameters.Since it began The Blonde Salad by Chiara Ferragni is being on top every time.What's quite interesting about the ranking, it's the string of debates and controversies that follow after it's publishes and by now I personally find them irrelevant. Comments usually bash the blogs that made it to the top and say that number don't automatically always reflect quality - which (in principle) is obviously true. Per il quarto mese di fila Les Cahiers Fashion Marketing ha prodotto e pubblicato la classifica dei migliori 50 fashion blog italiani secondo parametri numerici chiari e dichiarati. Da quando tutto cio'e' iniziato The Blonde Salad di Chiara Ferragni e' stato in cima ogni volta. Cio' che e' interessante della classifica, e' la scia di dibattiti e polemiche che ne seguono e che ad oggi, personalmente trovo irrilevanti.I commenti infatti di solito mirano a criticare ferocemente i blog che sono al topo della classifica e dicono che i numeri non necessariamente riflettono la qualita' dei contentuti - il che (in pricipio) e' ovviamente vero.
Number don't and can't reflect content and quality BUT they do reflect taste and popularity. If most of the blogs in the top ten revolve around only personal style, we can't blame the readers because they choose to follow those blogs because they conform to what's available and the current taste is formed on it. Maybe they can't find a consistent alternative to them, even if there already excellent ones, even in the top 10 of the June ranking (see the links below). So the attention should really shift from criticising the blogs on top and concentrate on changing, post by post, day by day, the taste of the readers. That could happend if blogs that are not only about personal style grow in number - there some great ones already, but maybe they are not enough to be a 'critical 'mass' -
I numeri non rifettono qualita' e contenuti e non hanno la capacita' di farlo MA riflettono il gusto di chi li legge e la popolarita' dei blogger. Se la maggior parte dei blog nella top ten riguardano solamente outfit, non possiamo criticare i lettori che scelgono di seguirli poiche' l'audience si adegua all'offerta e su di essa si modella il gusto corrente. Forse ancora non hanno trovato alternative consistenti ai blog di personal style, anche se gia' ci sono delle ottime alterative, anche tra i primi 10 della classifica di giugno ( vedi link sotto). Quindi l'attenzione dovrebbe spostarsi dal criticare i blog in cima e concentrarsi a cambiare post dopo post, giorno dopo girono, il gusto dei lettori. Questo potrebbe succedere se i blog che non sono solo di outfit se aumentassero in numero - ripeto che gia' ce ne sono, ma eveidentemente non sono abbastanza per fare 'massa critica'.
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