Magazine Cinema

The ABCs of Death, AA. VV.

Creato il 01 marzo 2013 da Helldoom @AttianeseDom
The ABCs of Death, AA. VV.Finalmente sono riuscito a vedere questo film, anche se film non è corretto.
The ABC's of Death è una raccolta di 26 cortometraggi, tutti dalla durata di 4-6 minuti girati con un budget di circa 5000 dollari per regista.
Ad ogni regista è stata assegnata una lettera, infatti i cortometraggi si susseguono in ordine alfabetico, mostrando solo la lettera e i nomi dei registi, e questi, ispirandosi a qualcosa che inizi con la lettera che è stata a loro assegnata, avrebbero dovuto girare un corto riguardante una morte.
In tutto, 26 morti diverse.
I registi sono di 15 nazionalità diverse, si passa dagli Australiani ai Sud-Americani, passando per i Giapponesi (Che sono tra i più schizzati registi di questo film).
Ovviamente, non ci sono registi italiani.
Anche per, chi ci mandavano? Argento?
Poi ci sono Canada, Indonesia, Stati Uniti, Thailandia...insomma, registi da ogni parte del globo sono accorsi per questo festival della morte!
Ce n'è per tutti i gusti.
Si passa dal Bizzarro (F For Fart o W for WTF, uno dei più assurdi e divertenti), all'animazione (T  for Toilet, non proprio animazione), al grottesco, alla commendia surreale fino ad arrivare ad atmosfere e immagini altamente disturbanti.
Alcuni, X for XXL, sono di una crudeltà psicologica mostruosa, unito, questo, ad una grafica altrettanto disgustosa, che non tutti sono in grado di reggere, altro esempio di questo può essere L for Libido.
Insomma, se siete deboli di stomaco, dovete stare attenti a questo film, poichè all'improvviso può apparire qualcosa di cosi terribile da farvi rivoltare le budella.
Tuttavia ogni corto è girato magistralmente, per questo sono quelli che hanno vinto nelle loro rispettive lettere!

L is For Libido

Quelli che mi sono piaciuti di più? Beh, dividiamoli in tre categorie:
Nella prima i più forti, nel senso che sono i migliori di genere Horror vero e proprio, esulando da paramentri personali, credo siano senza dubbio i già citati X for XXL, L is for Libido e I is For Ingrow.
Tutti e tre, truculenti al limite dell'umano, forse solo il terzo di meno, e tutti e tre, specie l'ultimo, di un orrore psicologico elevatissimo. E ricreare cose del genere in pochi minuti è da maestri.

L is for Libido


Poi ci sono quelli divertenti, o belli graficamente:
W for WTF è qualcosa di assurdamente mitico, rientrerebbe nel genere della Bizzarro Fiction senza problemi.
Q for Quack è altresì qualcosa di divertente, i due registi che vogliono organizzare una vera morte sul set...e poi succede l'irreparabile.
E, uno dei più assurdi, divertenti e Cartooneschi, H for Hidro-electric Diffusion: Un cane, guidatore di aerei dureante la seconda guerra mondiale, va in un pub e incontra una ballerina nazista che tenta di ucciderlo. 

The ABCs of Death, AA. VV.

W is for WTF

Infine, i più interessanti, quelli che sono stati particolari, o con una storia tale da poterci fare un film.
Al momento me ne vengono in mente due, perchè l'ho visto tempo fa, ma nel caso, editerò:
U for Unhearted, in prima persona, dal punto di vista di un vampiro. La caccia, lui che uccide, la morte. Davvero particolare. V for Vagitus. Uno spreco, secondo me, utilizzarla qui una storia del genere:Futuro, non si possono avere figli, per legge, se non richiedendoli, una poliziotta, che ha avuto il permeso di averli ma biologicamente non può, assalta una commando di ribelli che vogliono portare un bambino illegale al Profeta.
Ma loro sono mentalisti, e il bambino è il Profeta.
Un cattivo che più cattivo non si può.
Potrebbe venirne un film interessante!

The ABCs of Death, AA. VV.

V is for Vagitus


Insomma, un gran bel film, non adatto ai deboli di stomaco, se non per pochi corti tra quelli presentati.
Chiunque dica di amare l'horror o di esserne un estimatore deve vederlo, senza se e senza ma.
Se non altro per vedere alcune delle perle contenute in quest'antologia cinematografica!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines