THE ACT OF KILLING premiato & nominato

Se questo è l’anno del documentario, allora è anche l’anno di The Act of Killing, di gran lunga il documentario più importante che si sia visto in questo 2013 insieme a L’ultimo degli ingiusti di Claude Lanzmann. Diretto da un regista texano, Joshua Oppenheimer, ma finanziato con capitali danesi, è la rievocazione dei massacri con cui vennero annientati nell’Indonesia del 1965 gli oppositori al regime di Suharto. Ma a sconvolgere come poche volte è successo al cinema è che The Act of Killing dà voce agli assassini di allora e ce li mostra mentre recitano e rimettono in scena i loro misfatti. Distribuito dalla bolognese I Wonder Pictures, a Milano è in programazione al Cinema Beltrade (per le altre città, date un’occhiata al sito). E per The Act of Killing continuano ad arrivare premi e nomination. A New York si è appena portato via il PUMA Impact Award, assegnato da una giuria composta da Susan Sarandon, Zadie Smith, Gael Garcia Bernal e Ricken Patel. E a inizio novembre ha avuto la nomination per il miglior documentario agli EFA – European Film Awards (quelli che impropriamente vengono chiamati Oscar europei) insieme a Stop-Over (L’escale) di Kaveh Bakhtiari e a The Missing Picture (L’image manquante) di Rithy Panh, rievocazione di altri massacri, quelli operati dai Khmer rossi in Cambogia. Proclamazione del vincitore di questo e di tutti gli altri EFA il 7 dicembre a Berlino. Ma la award season non è che all’inizio, tra non molto si comincia con Golden Globes e Oscar.