“The Affair”: il cast spiega il teme dell’infedeltà, i due punti di vista della narrazione e altro

Questa Domenica oltreoceano debutterà il nuovo dramma di Showtime, “The Affair”, la storia di un aspirante scrittore e di una cameriera degli Hampton, entrambi infelici nei loro rispettivi matrimoni.

Nonostante il tema del tradimento sia stato toccato di recente dal drama ABC “Betrayal”, esso è stato accolto freddamente dal pubblico, mentre, questo nuova serie tratta la relazione extraconiugale dai due punti di vista, quello della cameriera Alison (Ruth Wilson) e del vacanziere negli Hampton Noah (Dominic West). Nel frattempo Joshua Jackson e Maura Tierney sono i rispettici coniugi di Alison e Noah, Cole e Helen.

Come elemento in più ci saranno dei flash-forward con alcune delle parti coinvolte mentre vengono interrogati dalla polizia per ragioni sconosciute.

Wilson di The Affairs spiega: “di questo spettacolo mi ha attratta la presunzione di raccontare la storia da due punti di vista. Lasciamo il pubblico ad indovinare. Le domande senza risposta del primo episodio si manterranno per tutta la linea”.

Tierney concorde aggiunge circa il drama ABC: “non credo che quello show avesse [la duplice narrazione]” mentre Jackson può solo supporre: “dal momento che il nome è Tradimento, forse hanno lasciato il loro giudizio morale per te!” nella vicenda. Nel frattempo, “cerchiamo il più possibile di non giudicare i personaggi affrontando le conseguenze delle loro scelte. Speriamo che siccome i personaggi sono alle prese con gli stessi problemi morali, questo permetterà al pubblico di sentirsi più investito”.

Poiché ogni episodio è suddiviso in due parti – prima la prospettiva di Noah e poi quella di Allison – ogni membro del cast, a gradi, ma interpreta due personaggi differenti. Ad esempio, uno dei momenti cruciali del pilot, Alison presenta suo marito come uno piuttosto brutale (“c’è una minaccia reale di violenza”, sottolinea Jackson), mentre l’interpretazione dal punto di vista di Noah circa Cole in quell’istante è relativamente inconcludente.

“È uno dei motivi per cui la sceneggiatura mi ha incuriosita” spiega Tierney. “Il mio personaggio è molto diverso nei due punti di vista” raffigurata come “molto più di una ricca, sorta di snob, intimidatoria persona molta fredda”.

P

er West invece interpretare le due versioni di Noah non è stato facile, perché dal punto di vista di Alison è una persona più equilibrata. “Quando viene fuori che il personaggio ha fatto qualcosa di particolarmente stupido o sgradevole o antipatico, mi piacerebbe urlare: ehi, non puoi farlo!” dice l’attore con una risata. “Ma poi ti ricordi non essere il punto di vista di Noah. Nel secondo episodio c’è un qualcosa che vi farò impazzire”.

Lo show non sarà timido circa le scene di sesso – ma a differenza delle tipiche produzioni di Hollywood, per piccolo o grande schermo, esso rimuove le scene solitamente coperte. Con parole sue, Jackson descrive una scena: “luca bassa, musica, candele e sicuramente il più bel sesso che lei abbia mai fatto nella sua vita, perché il trucco improvvisamente le ricade sul viso, i capelli spettinati e lei è luminosa…” eppure la donna si alza dal letto pudicamente avvolta in un lenzuolo. “E ti porta fuori dalla scena” osserva.

West dice: “si leggono un sacco di script con strabiliante sesso, la prima volta ed è la cosa bella [di questa serie] è che quella prima volta è un disastro. Ma mi piace. Perché accade spesso. La prima volta è imbarazzante, poi il sesso viene meglio. Mi auguro che possa essercene di più a dire la verità” ammette: “ho fatto molta esperienza!”.  [TV Line]

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