Dopo la visione di The Amazing Spider-Man sono uscito dal cinema alquanto confuso e, soprattutto, scontento, continuando a rimuginare su cosa non mi avesse particolarmente convinto, canticchiando, a mo’ d’amena consolazione, Hanno ucciso l’Uomo Ragno (883, ’92), per poi semplicemente constatare come in me fosse ancora vivo il buon ricordo della trilogia di Sam Raimi (iniziata nel 2002, proseguita nel 2004 e conclusa nel 2007) dedicata al caro vecchio Spidey, personaggio nato nell’ agosto del 1962 per i tipi della Marvel (ideato da Stan Lee, matite di Steve Dikto, n. 15 della serie Amazing Fantasy).
Tobey Maguire
merchandising


Dr. Connors/Lizard
mad doctorcomputer graphics
Andrew Garfield ed Emma Stone
Pollice non propriamente verso, in conclusione, grazie ad una buona messa in scena ed una certa ironia di fondo, ma Spider- Man per festeggiare degnamente le sue cinquanta primavere avrebbe certo meritato una torta meglio confezionata, tanto come scelta degli ingredienti, quanto, in particolare, del loro accostamento, maestria necessaria a far sì che se ne conservi il ricordo a livello di papille gustative e si possa essere effettivamente tentati dall’assaggio di una seconda fetta.




