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Scherzi a parte, la sinossi l’ho scritta volutamente in maniera goliardica, anche perché parlare di un reboot la cui trama di fondo è stranota mi sembrava decisamente stupido.
Andiamo allora alla sostanza: com’è ‘sto The Amazing Spiderman che ha scatenato un fottio di polemiche tra fan, adoratori, lettori e detrattori?
Premessa: a me l’Uomo Ragno sta altamente sui coglioni. Non chiedetemi il perché, mi sta antipatico e basta. A livello prettamente fumettistico lo schifo, sebbene qualche sua “incarnazione” non mi dispiaccia (vedasi alla voce “Marvel Noir”), qualche saga l’abbia pure parecchio apprezzata (vedasi alla voce “Saga dei Cloni”), e i vecchi film di Raimi li ho trovati sempre molto divertenti (a parte il 3, urèndo).
E The Amazing Spider-Man?
M’è piaciuto.
M’ha divertito.
Non è "chissà che cosa" dal punto di vista filmico e registico (pare più ‘na clip musicale con i pezzi incollati “a caso”), ma nel complesso mi ha distratto e m’ha fatto passare un paio d’ore più che piacevoli. E se un film riesce a fare questo…beh, ha fatto metà del suo lavoro.
Vola vola volaaaa! Topo-Uccel...Ah, no quello era un altro film...
Non mi è dispiaciuta questa nuova interpretazione di Peter Parker, scazzata, problematica, “bimbominkia” (prendete il termine con le molle). Il target di questo reboot era rivolto ai più giovincelli, quindi occorreva un Parker/Spiderman alle prese con i problemi dei più cccciovani. Ergo, normale trovare Peter ancora a scuola, soverchiato da bulli, con gli ormoni a seimila per la biondazza di turno stràfika.
Paradossalmente, benché Parker sia ancora un giovinastro alla scoperta dei suoi poteri e delle sue capacità, la pellicola ha tinte darkeggianti. Impossibile non notare il tentativo di voler “nolanizzare” Spiderman. Tentativo riuscito in parte, almeno nella prima metà della pellicola, quando assistiamo ad un vero e proprio “Spiderman Begins”, con Peter Parker alla ricerca di sé stesso, e con un Uomo Ragno work in progress.
Molto interessante, tra le altre cose, la storyline dei genitori scomparsi che lavoravano su questi studi per ibridare uomini e animali in modo da debellare le malattie, così come molto empatizzanti le figure di zia May e zio Ben, che rappresentano a pieno titolo la famiglia di Parker, tanto che ci si affeziona veramente a questa splendida coppia, e si è realmente dispiaciuti quando lui viene proverbialmente accoppato.
Insomma, per una volta zio Ben non fa la figura del comodino utile solamente per declamare l’ultrarcinotissima frase “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, ma è parte integrante dell’universo di Peter Parker, tanto che la sua mancanza sarà davvero avvertita come una voragine incolmabile e non come un'incombeza settimanale da sbrigare al cimitero.
Più che fame è voglia di qualcosa di buono...
Spiderman che volteggia di qua e di là è classico e caratteristico, il “nuovo” costume non è niente male (anche se con tutte quelle botte mi meraviglio come gli occhiali da sole usati non si siano mai nemmeno rigati), gli spara-ragnatele danno il tocco di “classicismo” giusto (anche se a me la scelta di Raimi sulle ragnatele incorporate non era affatto dispiaciuta – anzi), e lui come (super)eroe funziona.
Il problema è dato dal “cattivo”, il Dottor Connors. Piatto, banale, quasi incomprensibile in quello che fa. Affascinante nella parte del dottore, noioso e autoreferenziale nella parte del Lizard (che pare davvero la brutta copia di Abominio). Paradossalmente le scazzottate tra lui e il nostro arrampicamuri le ho trovate irritanti e la parte finale – assolutamente previdibile – molto stiracchiata (e poi la scena delle gru…WTF?!).
La scena delle gru... *faceplam*
Nonostante questo, ribadisco il mio gradimento.
Per quanto mi riguarda non è il miglior film Marvel (pellicole come X-Men 2, Iron Man e il First Class le reputo tutt’oggi il top della produzione cinematografica marvelliana), ma se fossero tutti così, non avremmo mai di che lamentarci.
Tra l'altro non capisco nemmeno le diatribe sul fatto se sia meglio questo Spiderman o quello di Raimi. E' un po' come voler paragonare i Batman di Nolan con quelli di Burton, sono diversissimi tra loro e lontani anni luce (sia come concezione del personaggio, che come stile, che come "tutto").
Rimaniamo semplicemente a parlare di questo film, e tanti saluti. :D
Recuperatelo, se non l’avete ancora visto!
Se poi l'avete visto...beh, fatemi sapere che ne pensate!
Ps: Marc Webb. Quando si dice "Nomen Omen"...
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