The Americans – stagione 1- una serie interessante

Creato il 10 gennaio 2014 da Zero @zeroblogtw

L’idea di The Americans non è nuova ma è sicuramente interessante. Si tratta di due quarantenni che abitano nella periferia di Washington e gestiscono un’agenzia di viaggi, hanno due figli un maschio e una femmina e abitano in una tipica casa della periferia americana. Cos’hanno di speciale per farci una serie? Sono due spie del KGB. Siamo all’inizio degli anni ’80, Regan è appena stato eletto e gli Usa vogliono sconfiggere definitivamente l’Urss anche attraverlo la cattura dei clandestini, agenti sovietici infiltrati sul suolo americano da anni.
Le vicende ruotano attorno alla famiglia di Phillip ed Elizabeth Jennings, entrambi membri del direttorato “S” della Rezidentura a Washington.


La serie inizia con un pilot lungo, oltre 70 minuti, contro i 45 delle puntate successive. Un pilot che mischia azione, il rapimento di un ex membro del Kgb che ha tradito la madrepatria inseguendo i dollaroni della Cia e assolve il compito di presentare l’ambientazione, creare l’atmosfera, introdurre i personaggi. Iniziamo sin da subito a conoscere Pillip, che ormai da 20 anni negli Stati Uniti inizia a dubitare della propria missione e a pensare di tradire, al salto, per una vita tranquilla all’insegna del capitalismo più vivace, come lo è in quegli anni. Sarà Elizabeth che lo convince/costringe a rientrare nei ranghi, a continuare la missione enorme che è la loro vita.
Sono una coppia, sono sposati ma il matrimonio è combinato, l’ha voluto il Comando Centrale e non sia amavano ma durante la prima stagione le cose cambiano. È tra il detto e il non detto che si sviluppa la vicenda famigliare, mai noiosa o prevedibile. Interessanti anche i momenti d’azione, adrenalinici, raffinati. Sin dalla prima puntata davanti ai due va ad abitare un super agente FBI che lavora proprio alla taskforce incaricata di individuare i clandestini e da subito inizia a dubitare dei Jennings fino a fare irruzione nel loro garage in una scena che poteva decretare la fine prematura della serie ma che invece, magistralmente girata, con il giusto connubio di luci, suoni, inquadrature, riesce a dare la tensione appropriata che fa ben capire le potenzialità di questa serie.

Insomma, una prima stagione interessante, da vedere la seconda, le aspettative sono alte, speriamo non deluda.


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