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The Assassination

Creato il 02 febbraio 2011 da Pim

The Assassination 1974. Sam Bricke è un venditore di mobili per ufficio, ha quarant’anni e la sua vita non decolla: anzi, gli sta chiudendo le porte in faccia. La moglie l’ha cacciato da casa e vuole il divorzio, il finanziamento che ha chiesto gli è stato rifiutato, per lavorare deve mentire, perdere la dignità. Sam è un uomo solo, scoraggiato, che vive intrappolato in un mondo incomprensibile, governato dalla legge del più forte, ossessionato dalla logica del profitto. Il successo non può arridere a un disadattato, incapace di rincorrere le proprie aspirazioni e tentare di realizzarle.

L’unica via di fuga rimane allora il delirio: sentirsi vittima di una cospirazione del sistema, che frustra le ambizioni degli onesti ricacciandoli nel fango. Adottando questa prospettiva, si fa ricadere sugli altri la responsabilità dell’insuccesso personale senza mettersi in discussione. Non potendo attuare un progetto di cambiamento reale, a Sam occorre un modo per manifestare la propria protesta e l'urgenza di un risarcimento morale. Inizialmente è attratto dalla sinistra più radicale, quella delle Black Panthers, ma ben presto capisce che è necessario un gesto che sia più risolutivo. Ad esempio uccidere il presidente Nixon, incarnazione di quel sistema ipocrita e corrotto che ha appena generato il Watergate.

Nixon è morto di morte naturale solo nel 1994, e dunque sappiamo fin dall’inizio che Sam non metterà mai in atto il proprio piano. Ma questo non è un thriller di argomento fantapolitico. È invece il ritratto di un uomo disperato, dal precario equilibrio psichico, che cerca di dare senso alla propria fallimentare esistenza. Ed è al contempo lo spaccato della società americana degli anni ’70, la quale sta attraversando una delle stagioni più oscure della sua storia.

The assassination procede con andamento circolare intorno alla vicenda del protagonista, lo segue con partecipazione emotiva nella sua progressiva caduta sino all’appuntamento fatale. Assumendo il suo punto di vista, ne illustra bene il disagio e la disgregazione mentale. Sam non è in grado di elaborare delle difese per adattarsi meglio ad una società che fa della competizione il proprio credo. E nessuno è capace di aiutarlo a riguadagnare un adattamento sociale quantomeno accettabile. Che un granello di sabbia possa far saltare gli ingranaggi del potere resta soltanto un’illusione.

Sean Penn disegna con la consueta abilità il ritratto dolente di un uomo qualunque. Ci avvicina alla sua sofferenza, alla sua emarginazione e fa sentire nostra la sua sconfitta contro i falsi miti dell’american way of life.

The Assassination (The Assassination of Richard Nixon ), di Niels Mȕller, con Sean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle (Usa./Messico, 2004, 95’). Mercoledì 2 febbraio, RaiMovie, oe 22,35.


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