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The Beat/Paul Collins' Beat - S/t

Creato il 22 maggio 2013 da Tonypop
The Beat/Paul Collins' Beat - S/t
Columbia JC 36195 - 10/79
  1. Rock N Roll Girl
  2. I don't Fit in
  3. Different kind of girl
  4. Don't wait up for me
  5. You won't be happy
  6. Walking out on love
  7. Work-A-Day World
  8. U.S.A.
  9. Let me into your life
  10. Working too hard
  11. You and I
  12. Look but don't touch

Unite i power chords di Kinks e Who, le melodie dei Beatles , testi con storie di cuori spezzati e sabati sera passati a cercare ragazze, divertimento, birra e otterrete il Powerpop. Nella bellissima e fondamentale raccolta (la prima di una lunga serie) dell' ormai lontano 1993 "Come out and play-American Power Pop I (1975-1978) Rhino Records, le note di Jean Rosenbluth definiscono il genere come
."..power pop is rock'n'roll,full of crunching chords and wide eyed lyrics about girls and saturday nights....tempered by a keen appreciation of pop's finely crafted melodies and pretty vocals"
Quindi un  ritorno alle origini del r’n’r  avvenuto qualche anno prima del punk rock (Raspberries e Big Star due delle primissime band catalogate come Power pop, hanno pubblicato i primi lavori nel biennio 1972-74), anche se l’ondata di band Powerpop che ha raggiunto il successo (non planetario, ma un successo notevole)  è datata 1979-1980 band come The Knack, Romantics, Cheap Tricks  e appunto The Beat su tutti, in mezzo a queste due ondate ci fu un gruppo ormai leggendario : i Nerves. I Nerves si formarono nel 1974 ed erano: Peter Case al basso, Jack Lee chitarra voce e, appunto, Paul Collins alla batteria, tutti e tre autori e cantanti. La band è a mio parere fondamentale nella storia del Power Pop (e non solo) perché è l’anello di congiunzione tra il primo Power pop quello appunto di Raspberries, Big Star e i primi gruppi punk rock, grazie anche a loro la linea di confine tra i due generi musicali si assottigliò notevolmente, anzi molti appassionati di musica punk (almeno dei gruppi punk della prima ora) sono appassionati di power pop e viceversa; chi adora i Ramones e i Buzzcocks difficilmente non apprezzerà i Nerves. I tre ebbero una intensa attività live (anche un tour con Ramones ed esibizioni per le truppe americane), e pubblicarono un EP diventato leggendario, tra i sei brani dell' EP la stupenda “When you find out” ma soprattutto la versione originale di “Hangin on the telephone” brano portato poi al successo nel 1978 dai Blondie (tratto dal best seller "Parallel lines").
L’avventura dei Nerves fini presto, e i tre si separarono seguendo carriere differenti: Jack Lee iniziò la carriera solista (un album a suo nome ), Peter Case  (dopo una brevissima parentesi nei Breakaway con Paul Collins) fondò i Plimsouls (uno dei gruppi del Powerpop con un "tocco"  garage che ebbero un discreto seguito) e Paul Collins formò i BEAT.
La formazione originale (oltre a sneakers e magliette a righe d'ordinanza) comprendeva Larry Whitman chitarra solista e voce, Paul Collins voce e chitarra ritmica, Steven huff basso e voce e Michael Ruiz batteria.
Il gruppo, grazie anche all' interessamento dell' amico Eddie Money di Bruce Botnick (già produttore di Love e Doors) e al management di Bill Graham, i quali seppero riconoscere le potenzialità dei The Beat , firmarono per la CBS e pubblicarono nell' Ottobre del 1979 l'album omonimo (in Europa e successivamente anche negli Usa la band dovette modificare il nome in Paul Collins' Beat a causa di problemi con il gruppo inglese dei Beat).
Il disco è un capolavoro : l'album definitivo del genere , il lavoro che ha tracciato le regole per  tutti gli altri dischi di power pop, e che ha fatto entrare, meritatamente, nella leggenda Paul Collins : canzoni di una purezza pop e di un "tiro" che raggiungono quasi la perfezione, un suono di chitarre perfetto, cori che riempono i pezzi e quattro musicisti grandiosi.
Si parte con LA canzone Power pop : "Rock n Roll Girl", questo brano racchiude in poco più di due minuti l'essenza del power pop, rappresenta per il genere quello che "My Generation" o "You Really got me" sono per il Beat o "Touch me I'm sick" per il Grunge, solo questo pezzo giustificherebbe l'acquisto dell' Lp, i cori , la melodia e la ritmica ne fanno un classico assoluto della storia del Rock.IMPERDIBILE!.
La più ritmata "I don't fit in" è stata fonte di ispirazione per decine di band , con la sua ritmica chitarristica, la ballad  "Different kind of girl" ci prepara ad altri due capolavori assoluti: "Don't wait up for me" con il suo intro fatto di accordi "stoppati" e un ritornello meraviglioso e la , a mio parere, più Beatlesiana "You won't be happy"; la melodia prende il sopravvento in tutto il pezzo e la chitarra ritmica (ascoltatela su vinile vi prego!!) in sottofondo è meravigliosa, quasi soul.
Il lato A termina con la "punk" (sempre con connotati pop ovvio) "Walking out of Love".
Il gioellino pop blues (l'intro è quasi tribale con un Micheal Ruiz superlativo ai tamburi) "Work-a-Day World" apre il lato B, "U.S.A." scritta con Peter Case è un tributo ai Beach Boys con una melodia che personalmente mi ricorda "Teenage lobotomy " dei Ramones .
"Working too hard " è ormai uno standard del power pop , il brano era già presente nel già citato Ep dei Nerves; e prima di chiudere in bellezza con "Look but don't touch" (brano in cui rieccheggiano echi degli Steppenwolf di "Born to be Wild"  eriff r'n'b suonati dalle chitarre Fender (solo Fender, come precisato nelle note interne del disco), troviamo la traccia, forse, debole del disco : il lento "You and I".
La band ebbe un certo successo ma  non di classifica probabilmente la quasi uscita contemporanea dei Knack (ottimo gruppo ma forse più commerciale) ha tolto ai The Beat un pochino di visibilità commerciale, ma con il tempo il disco è diventato una pietra miliare del Power Pop, un dei tre dischi del genere da portare in una isola deserta (gli altri due ritengo siano "Jesus of Cool "di Nick Lowe- Vedi il Post su "Jesus of Cool" e a scelta uno dei primi due Lp dei Big Star).
Il gruppo pubblico altri ottimi dischi, ricordiamo il successivo "The kids Are the Same" del 1981 , diventando oggetto di culto per gli amanti del genere, con la riscoperta del Power Pop di inizio anni '90 la band è stata giustamente rivalutata e riscoperta, Paul Collins continua ancora adesso ad incidere dischi e a suonare (grandiosamente) dal vivo con i Paul Collins' Beat anche se non più con la formazione originale, il chitarrista Whitman è scomparso in circostanze tragiche e misteriose (un colpo di pistola autoinflitto?) nel 1997.
Quotazioni: l' lp si trova in rete  a circa 20 -30 dollari americani.

The Beat/Paul Collins' Beat - S/t

foto della label della mia copia in vinile di The Beat
-CBS 83895, probabilmente copia olandese




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