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The best of the East Village (secondo noi)

Da Marcoemaia

Tutti quanti hanno i loro posti preferiti. Ci piace ricordare il Village con il nostro elenco di posti da non perdere. Il nosto personalissimo Best of the East Village.

The best of the East Village (secondo noi)

Bar

Bar on A, per un cocktail a poco.
Keybar, due cocktail a 12 dollari. Musica altissima, affollato.
The Hi-Fi Bar, modernissimi juke-box elettronici e musica fortissima.
The Immigrant, per rilassarsi con gli amici un’atmosfera raccolta.

Caffetterie/Bakeries

16 handles, sono le 16 maniglie che se schiacciate vi permettono di servirvi da soli del frozen yogurt che preferite.
BlackHound, torte e pasticcini nella migliore tradizione made in the USA.
Chikalicious, secondo la stampa fanno i migliori cupcakes di New York.
Ciao for now, perfetto per brunch, pranzi e colazioni famigliari, organiche ed economiche. C’è scelta anche per vegani.
Mudtruck, il caffè più famoso di New York, nel suo bicchierone arancio.
Russo’s, una discreta ciabatta all’italiana a 3,50 e tanti prodotti tipici.
Think Coffee, il caffè della NYU ha molte sedi intorno all’università. Tanti studenti col pc e un discreto caffè.
Sundaes and cones, gelati in uno spazio che sembra quasi italiano.
Veniero’s, le pastarelle made in Italy, come i cannoli siciliani, per i moment di nostalgia. Aperto fino a mezzanotte tutti giorni.

Ristoranti

Back 40, buio, rumoroso ma carino, serve cucina americana con un tocco creativo.
Caracas Arepas, le tipiche “piadine” venezuelane farcite di tutto quello che potete immaginare.
DBGB, il tempio sacro dell’hamburger secondo Marco and me (ma fanno anche cucina francese e ottimi cocktail).
Hasaki, si sa, il sushi fa bene.
Luke’s Lobster, un take away affollato che serve aragosta.
Motorino, la migliore pizza di New York. Punto.
Pylos, ristorante greco, classico e non proprio economico ma eccezionale.
Sarita’s mac and cheese, cheap e pieno a qualunque ora è una garanzia per un “maccheroni e formaggio” fatti con tutti i crismi.
Veselka, il nostro ristorante preferito. Un diner ucraino aperto 24/24, spazioso, luminoso e poco rumoroso.

Shopping

Alphabets, dove trovere un libro sul metal da colorare, saponette chic e vestiti carini.
Buffalo Exchange, il tempio dei vestiti di seconda mano.
Lancelotti Housewares, piccolo negozio, stipato all’inverosimile di utensili da cucina.
Pink Olive, dove trovare cartoleria unica, libri e abitini per bimbi fuori dal comune.
Sustainable NYC, tutto bio e organico in questo shop che vende abiti, scarpe, gioielli, profumi, cartoleria e ha anche un angolo caffè con prodotti vegani.
PinkyOtto, abitini carini e vezzosi indossa da manichini orso.
Urban Outfitters, tutto per essere hipster a prezzi ragionevoli.

Musei e gallerie e librerie

Merchant’s House, per sapere come vivevano i mercanti a fine ’800.
Morrison Hotel Gallery, per sapere tutto del rock quando ancora era rock. Se avete qualche migliaio di dollari, poi, potete anche comprare una delle favolose foto in vendita.
Saint Marks Bookshop, libri libri libri.



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