The Big Lie
copertina di Thomas Yeates
(http://www.thomasyeates.com/)
Si intitola The Big Lie (la grande menzogna) la nuova miniserie su cui è al lavoro Rick Veitch (autore di opere seminali, e indispensabili, come The One, Maximortal e Bratpack tutte proposte, o in procinto di essere riproposte, in Italia da Comma 22) e la cui data di pubblicazione è fissata per il prossimo mese di settembre sotto l'egida della Image Comics.
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L'idea di realizzare un fumetto sui fatti dell'undici settembre è venuta all'editor (nonché copertinista della serie) Thomas Yeates. Dopo averne parlato con Eric Stephenson - publisher della Image Comics - i due hanno pensato di rivolgersi a Rick Veitch a Gary Erskine (già autori della bella serie Vertigo Army@Love) per incaricarli di sviluppare il progetto.
"Per quanto mi riguarda" ha dichiarato Yeates "quello che rende davvero grandi gli USA è la nostra libertà. L'attacco alle torri gemelle è stato sfruttato per approvare il Patriot Act, che ci ha privato di alcune delle nostre libertà più preziose. E' per questo motivo che lo Zio Sam, anche se ferito, lotta per tentare di restituirci quelle libertà"
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Sebbene stimolato dalle richieste degli editor della Image, The Big Lie nasce dall'esigenza di Rich Veitch, a dieci anni dal crollo delle torri gemelle, di tornare a parlare dell'argomento, una tragedia che è ancora impressa negli occhi, nelle menti e nei cuori di moltissimi americani, e sulla quale ancora non è stata detta tutta la verità.
Per svelare "la grande menzogna", Veitch ha deciso di strutturare la sua miniserie ispirandosi a un episodio di Twilight Zone, serie televisiva del 1963; nell'episodio, intitolato "No Time Like the Past," un uomo ricorre all'utilizzo della macchina del tempo per tornare indietro e intervenire in tre momenti diverso del flusso temporale: avvisare la polizia di Hiroshima e metterli in guardia a proposito della bomba atomica, assassinare Hitler prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale e evitare l'affondamento del Lusitania.
La protagonista di The Big Lie è una donna di nome Sandra che ha perso il marito, Carl, durante l'attacco alle Torri Gemelle. Dopo aver scoperto un modo per viaggiare indietro nel tempo la donna riesce a tornare a Manhattan, un'ora prima dell'attentato. Sandra riesce ad arrivare nell'ufficio del marito, una agenzia di consulenza sulla sicurezza, ma poiché lei è invecchiata di dieci anni l'uomo non le crede e sebbene lei riesca a produrre delle prove evidenti della sua identità, nessuno crede ai suoi avvertimenti.
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"il fulcro della storia ruota intorno ai tentativi della donna di convincere questi esperti di sicurezza riguardo l'attacco terroristico che sta per essere compiuto" ha dichiarato Veitch nel corso di una intervista a USA TODAY "essenzialmente si tratta di un dramma emotivo i cui eventi ruotano intorno ai fatti dell'11/9 e si intersecano con essi."
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Chiunque abbia vissuto quella giornata, sia perché si trovasse nelle vicinanze di Ground Zero o solo come semplice spettatore televisivo, ha un suo personale ricordo e collegamento con quegli eventi. "E' un momento molto ben definito nella storia del nostro paese e del mondo" secondo Veitch.
Non è la prima volta che Rick Veitch affronta i fatti dell'11/9 su uno dei suoi fumetti. Già nella sua graphic novel Can't Get No (edita dalla Vertigo) aveva utilizzato il punto di vista di un uomo comune per presentarci gli eventi accaduti prima, durante e dopo l'attacco. Ma con The Big Lie Veitch dichiara di "voler provare a presentare l'intero macroscopico panorama della politica, della finanza e militare nel quale si sono svolti i fatti".
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Avendo vissuto in un periodo di tempo durante il quale sono accaduti scandali anche molto gravi come quello riguardante i Pentagon Papers, il Watergate, Irangate, e l'invasione dell'Iraq, Veitch ammette di essere "scettico riguardo qualsiasi versione 'ufficiale' fornita dal nostro governo. Leggendo il rapporto della commissione istituita per indagare sull'undici settembre appare chiaro che sono state ignorate molte prove importanti che adducevano all'attacco e al conseguente crollo delle Torri. Sono molto arrabbiato, poi, riguardo alle conseguenze dell'attacco. In base a false prove fornite dall'intelligence abbiamo attaccato l'Iraq e abbiamo provocato la morte di 100.000 civili."
"C'è una specie di amnesia culturale collettiva riguardo l'11/9. Credo che si sia trattato di un evento talmente traumatico che ha indotto molta gente a rimuoverlo dalla propria vita. Se si gratta sulla superficie del rapporto ufficiale si scopre che la versione ufficiale è piena di buchi. C'è anche moltissima disinformazione e tante strane teorie della cospirazione che hanno bisogno di essere smentite. La gente che non ha dimenticato sta chiedendo che sia fatta una più profonda investigazione in queste questioni in sospeso. E questo è quanto ci proponiamo di fare con The Big Lie".