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Ringrazio nuovamente Anna Vivaldi per avermi intervistato sul suo blog "The Books Box". Colgo inoltre l'occasione per ricordare che il giveaway abbinato a "Primavera in Borgogna" scadrà il prossimo 14 maggio. Trovate QUI tutte le istruzioni per parteciparvi.
INTERVISTA:
1) Ciao Luca, benvenuto su The Books Box! Primavera in Borgogna è il tuo libro d’esordio. Sulla quarta di copertina c’è scritto che sei laureato in Economia e commercio e che lavori nel settore amministrativo di una società in Versilia. Ecco, sono curiosa di sapere qual è stata la motivazione che ti ha portato a scrivere, e in particolare a scrivere Primavera in Borgogna.
Ciao Anna. Prima di tutto desidero ringraziarti per avermi ospitato sul tuo blog. Per rispondere alla tua domanda ti dico subito che “Primavera in Borgogna” è nato quasi per caso. Pur essendo un amante della lettura ormai da diversi anni, ad essere sincero non ho mai pensato in vita mia di arrivare alla stesura, né tanto meno alla pubblicazione di un libro. Questo fino a quando, circa due anni fa, non ha cominciato a delinearsi sempre più chiaramente nella mia testa la storia alla base di “Primavera in Borgogna”, con le figure dei singoli personaggi coinvolti. Avendo precedentemente visitato quella regione della Francia durante il periodo primaverile, ho pensato di ambientare proprio lì il romanzo e nelle varie descrizioni dei paesaggi ho cercato di “riversare”, sperando di esserci riuscito, tutti i ricordi e le emozioni da me provate durante quel soggiorno.
2) Quanto c’è di te in questo libro? Voglio dire, leggendolo è evidente che alcuni aspetti del protagonista, Francesco, sono aspetti che riguardano la tua vita, almeno quelle lavorativa. C’è una grande componente autobiografica nel tuo romanzo?
In questo libro c’è molto di me, anche se non lo definirei un romanzo autobiografico. Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente. Svolgiamo una professione simile, abbiamo una passione comune per le lingue straniere e per la Francia. A parte questo, abbiamo aspirazioni di vita diverse, ma soprattutto a me non è capitato di essere stato lasciato a pochi mesi dal giorno del matrimonio, dopo un lunghissimo fidanzamento….. . Il libro inizia proprio con la narrazione della crisi personale di Francesco, il quale si ritrova alla soglia dei quarant’anni a rimettere tutto quanto in discussione, dopo una vita costellata di successi sia sul piano privato che professionale. Dal punto di vista narrativo per me è stata un’ottima occasione per far riflettere Francesco sulle sue scelta di vita: se sono state dettate dalla sua vera indole o se, al contrario, in nome dell’amore che provava nei confronti di quella che doveva essere la futura moglie, ha rinunciato alla realizzazione di alcuni dei suoi sogni di bambino. Però, quando pensa di essere finito su di un binario morto e crede che la vita non abbia più nulla da riservargli, ecco che gli si presenta inaspettatamente l’occasione per ricominciare tutto da capo. Sarà un incontro casuale all’interno delle mura della suggestiva San Gimignano, in Toscana, con un imprenditore francese del settore del vino, il signor Jean-Marc Robin, a catapultarlo in una realtà completamente nuova per lui. Accetterà infatti l’inaspettata proposta del signor Robin e lascerà l’Italia per andare a lavorare nella sua azienda vinicola in Borgogna. Sebbene sia determinato a non rimanere mai più coinvolto in una relazione sentimentale stabile, Francesco vedrà comunque vacillare tutte le sue convinzioni dopo l’incontro con Ludivine, la sua nuova collega, figura tanto affascinante quanto enigmatica e complessa.
Inoltre si ritroverà impegnato, suo malgrado, nella risoluzione di un enigma legato ad un fatto di cronaca nera del passato che, inaspettatamente, tornerà lentamente alla luce e nel quale scoprirà coinvolti sia Ludivine che il signor Robin.
3) Nella tua vita che posto occupa la passione per la scrittura? Primavera in Borgogna rappresenta soltanto un’esperienza che non ha intenzione di ripetersi o vuoi ancora dedicarti alla scrittura? e se sì stai lavorando a qualche nuova storia?
Dal momento che, come ripeto, “Primavera in Borgogna” è nato quasi per caso, per quanto mi riguarda non parlerei di vera e propria “passione per la scrittura”. L’esperienza avuta con questo mio primo libro ha sicuramente rappresentato per me un importante arricchimento personale. E’ stato molto interessante “entrare nella mente” dei singoli personaggi e cercare di far comprendere al lettore il loro stato d’animo. In “Primavera in Borgogna” ho amato particolarmente la figura di Ludivine, il suo fascino ma anche e soprattutto la sua complessità. Senza ovviamente togliere nulla a Francesco, per certi aspetti credo che possa essere considerata lei la vera protagonista del romanzo…
Compatibilmente con quelli che sono i miei impegni lavorativi ufficiali, attualmente sto scrivendo un’altra storia, ambientata fra la Liguria e diverse località della Francia. Vedremo poi come andrà a finire…
4) Che genere di libri ti piace leggere?
Mi piacciono soprattutto i classici della letteratura inglese e americana; primo fra tutti Henry James con “Ritratto di Signora”.
Parlando di autori contemporanei il mio pensiero va a Michael Cunningham, del quale ho amato tantissimo “The Hours”. La mia prossima lettura sarà proprio il suo “Al limite della notte”.
5) Vuoi dire qualcosa ai lettori di The Books Box?
Certamente, molto volentieri! Prima di tutto spero di non avervi annoiato. Se avete seguito questa intervista fino alla fine, vi invito allora a visitare il blog di “Primavera in Borgogna”, www.primaverainborgogna.blogspot.com . Oltre a trovarvi alcune recensioni ricevute dal libro nel corso di questi mesi, avrete la possibilità di leggerne alcuni estratti che ho “commentato” con alcune foto. Vi aspetto!
Image: Master isolated images / FreeDigitalPhotos.net
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