(Pubblicato su Kataweb Forumcinema il 9 novembre 2003)
Stacco. Sono al Trocadero, vista sulla Côte, fingo di sorseggiare un Martini – lo faccio per look. Sorrido a una starlette come può fare chi possiede uno yacht e le sussurro How about if we make love, you and I? Mentre lei mi segue, l'abito le s’impiglia da qualche parte e inizia a smagliarsi, lentamente. Sotto non indossa nulla.
La fluoxetina in forma di pellicola stava al Romano, Galleria Subalpina. Aveva il nome commerciale di Edward D. Wood jr ed era prodotta dalla premiata casa farmaceutica Tim Burton. Non ricordo perché quel giorno decisi di rinchiudermi in una sala, e neanche perché alla fine scelsi proprio Ed. Forse ero semplicemente inebriato dalla sopraggiunta libertà di andare al cinema per conto mio, libertà che mai mi ero concesso prima. (Prima di lei). Forse volevo solamente anestetizzare qualche parte di me che ancora doleva. Non so.
Stacco. Come in Ridicule, passeggio per salotti bene inventando calembour e mots d’ésprit.
Ed Wood è uno dei film che maggiormente mi tocca. Perché? Forse perché riconosce la giusta dignità a un perdente. Così mi sentivo anch’io – e così qualche volta mi sento ancora. L’incontro con Orson Welles dà vita al momento più memorabile: l’artigiano reietto e l’artista boicottato. Così pensavo allora di me – e qualche volta penso ancora. Ma non ci credo mica più tanto.
Stacco. Se fossi un film porno, sarei del genere bizarre.
Con Ed Wood Tim Burton confermava il suo talento eccentrico e Johnny Depp di essere tra i migliori attori della sua generazione. Cioè anche della mia. Memorabile l’interpretazione di Martin Landau – mitico comandante John Koenig di Spazio 1999 – nei panni del vecchio divo horror Bela Lugosi. Non per nulla si sarebbe beccato l’Oscar.
Quel giorno che il meteo non era dalla mia, quel giorno che un sacco di cose non erano dalla mia, Tim Burton stava lì con me. Il cinema come alternativa alla psicoanalisi. Pourquoi pas?
Ed Wood, di Tim Burton, con Johnny Depp, Martin Landau, Sarah Jessica Parker, Patricia Arquette, Bill Murray (Usa, 1994, 124'). Sabato 12 novembre, ore 13,35, RaiMovie.