Trama: La principessa Merida è coraggiosa, audace e insofferente alle regole di corte. Preferisce cavalcare e tirare con l'arco piuttosto che sedere a tavola composta o curare i suoi immensi capelli rossi. Costretta a sposare uno tra i pretendenti che si scontrano per la sua mano decide di rinnegare la tradizione. Le conseguenze saranno imprevedibili.
Il nostro destino vive in noi, dobbiamo solo avere il coraggio di vederloDopo il (parziale) passo falso di "Cars 2", comunque amato dai piccoli di casa, attendevo con ansia l'ultimo lungometraggio Pixar ed ammetto di non essere stata delusa.
Dal punto di vista tecnico siamo, al solito, a livelli altissimi.I paesaggi sono una festa per gli occhi, per non dire di Merida e dei suoi splendidi capelli rossi, indomabili come la simpatica protagonista. Ed il primo bersaglio è stato centrato. Ma per andare oltre la forma, questa volta la Pixar, forse in una veste più Disneyana, torna all'antico.Si comincia con un corto "La luna" di Enrico Casarosa, che è delizioso, pura poesia illustrata. Piccolo piccolo eppure emozionante, davvero un capolavoro.E questa sorta di "piccolezza", mi si perdoni il brutto termine, prosegue anche dopo.Perché "The Brave", sostanzialmente, è un film di una semplicità disarmante.Questa volta, nulla di particolarmente innovativo sotto il sole."The Brave" (inspiegabilmente tramutata nell'italico "Ribelle) infatti, non è null'altro che una fiaba, un racconto di formazione che narra di argomenti antichi seppur modernissimi, come l'importanza di cercare da soli il proprio destino, ed il rapporto tra una madre ed una figlia.Ad alcuni questa semplicità è parsa troppo poco rispetto agli standard a cui ci ha abituati la Pixar. A me invece "The Brave" è davvero piaciuto, questo "figlio di una Pixar minore" mi ha divertito ed intenerito.Mi ha divertito, lo ammetto, lo smitizzare finalmente la figura ormai obsoleta del principe azzurro. Qui non esiste, anzi, i pretendenti sono un trio di poveri bambocci assolutamente impresentabile. Anche il resto della componente maschile non ci fa una gran figura. I piccoli sono dei gran combina guai, irresistibili i tre gemellini Harris Hubert e Hamish, mentre gli adulti paiono soltanto dei buontemponi capaci di soltanto di grandi libagioni ed altrettanto corpose risse.
Mi ha intenerito, invece, il rapporto che lega Merida a sua madre.Perchè Elinor è lontana anni luce dalla regina cattiva delle altre fiabe. E' soltanto una madre che vuole proteggere sua figlia. Ma trovare il modo giusto per proteggere i propri figlio e lasciarli contemporaneamente liberi di camminare da soli, non è facile.
"The Brave", quindi, la classica storia per adulti che può piacere anche ai bambini a cui ci avevano abituato, mi vengono in mente "Up" e "Wall-e", ma l'ho trovato un piccolo gioiellino fatto con cuore, anima e cervello a cui abbandonarmi, con gli occhi di Elinor, con vero piacere.