The Butler un maggiordomo alla Casa Bianca

Creato il 30 gennaio 2014 da Cobain86

The butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca

Il favorito per gli Oscar di quest’anno, un film sui diritti civili e sulla loro importanza vitale per la nostra democrazia: buona lettura! TramaAttraverso gli occhi di un ex schiavo cresciuto nei campi di cotone osserviamo i cambiamenti che l’America ha subito negli ultimi 50 anni, le lotte e le discriminazioni praticate nei confronti delle persone afroamericane. ll filmGià dal cartellone notiamo molti personaggi noti, tra cui Oprah Winfrey (controlla) e Mariah Carey, oltre a Robin Williams in un ruolo minore come Presidente degli Stati Uniti d’America. Lo shock provato da questo bambino e la sua emancipazione (“imparerai a diventare un nero di casa”, dice la padrona) gli consentiranno impieghi sempre migliori, fino ad arrivare alla Casa Bianca.Le discriminazioni però non accennano a diminuire: le rivendicazioni sudiste del Ku Klux Klan, le torce infuocate e roventi, le bastonate e le notti passate in galera non riescono a fermare uno dei suoi figli, che dopo (e anche durante) aver conseguito una laurea in legge, decide di combattere questa crociata per i diritti civili. L’altro figlio decide di compiere una scelta opposta: anziché combattere il proprio Paese decide di servirlo e si arruola volontario per il Vietnam, con un esito abbastanza prevedibile (le persone di colore venivano schierate nelle prime linee senza troppi complimenti). Il nostro protagonista arriva a rinnegare il figlio laureato in legge che combatte per i propri diritti civili, rendendosi conto successivamente di aver perso la propria identità: dopo aver fatto ottenere la stessa paga e possibilità di carriera per i domestici di colore alla Casa Bianca decide di riappacificarsi con il figlio, recuperando un rapporto logoro e rinnovandolo. Il film, pur avendo una sceneggiatura molto lineare, è ben diretto e coinvolge lo spettatore con immagini forti e crude quando è necessario, senza mezzi termini: ci riporta al clima e alla tensione di anni roventi e sanguinari, dove affermare la propria eguaglianza significava rischiare la propria vita. Il tema è molto forte e il film risulta intenso, con pochi fronzoli scegliendo una strada, a tratti, documentaristica. Ispirato ad una storia vera, è uno spaccato di storia moderna che noi europei abbiamo vissuto per “sentito dire”, avendo avuto problematiche diverse nel dopoguerra. Vederlo raccontato così aiuta a ricordarsi che molti diritti ormai scontati sono stati combattuti con sangue e passione,pagando in alcuni casi un prezzo troppo alto per rivendicare un diritto elementare e basilare come l’uguaglianza. Una buona occasione per riflettere, una bella serata al cinema. Consigliato. Voto: 8/10 Marco

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