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The Cameraman.

Creato il 07 gennaio 2015 da Blogdispiccioli @blogdispiccioli
The Cameraman.

The Cameraman è un cortometraggio animato realizzato da Chris Ware e John Kuramoto, basato sulla storia raccontata da Jeff Potter a Ira Glass nel programma radiofonico di NPR "This American Life".


La mania che si scatenò nella classe del quinto e del sesto anno ebbe inizio nella classe d'arte, dice Jeff.
E non so da dove sia venuta fuori, non so come o perché sia successo. Un giorno, un ragazzino, non so, William... non ricordo se fosse Michael Williams o Artie Pantermill, prese una scatola, prese il cilindro di cartone da un rotolo di carta assorbente, poi li colorò con dei colori a tempera e costruì una telecamera finta. Penso che avesse uno scovolino come antenna.

Manico?

Forse aveva un altro tubo di cartone come manico. O un ramo o qualcos'altro.

Allora questo ragazzino, Michael Williams o Artie Pantermill, o chiunque fosse, prende la telecamera finta e comincia a filmare un notiziario. 

Sì, del tipo: "Sono qui nell'aula di arte a Ashland, Massacussets, in diretta dal vivo..." quel genere di cose.


Jeff non riesce a capacitarsi come sia accaduto o perché sia accaduto. È accaduto e basta.

Nel giro di due o tre giorni, tutti nell'area giochi iniziarono a fabbricare le proprie telecamere, facendole anche più grandi e più dettagliate. Penso che un paio di ragazze le abbiano fatte rosa e aggiunto un po' di carta crespa che svolazzava...

Quindi questa cosa divenne davvero di grande tendenza.

Oh, assolutamente, di tendenza al 100%.

Stiamo parlando di... se non eri dietro alla telecamera, allora dovevi fingere di essere il conduttore del notiziario televisivo davanti alla telecamera finta. Oppure, che so, eri addetto a qualche altro servizio della pseudo-produzione. Voglio dire, creammo una serie di notiziari in competizione.
La cosa continuò per tre o quattro giorni. Poi, un giorno, Jeff stava tornando dalla ricreazione in ritardo. 

E vidi... c'era questo grande ammasso di ragazzini al centro dell'area giochi.

E mentre mi avvicinavo, mi rendevo conto che al centro di questa zuffa c'erano due ragazzini. Uno di loro stava riempiendo di pugni l'altro e lì attorno c'erano gli altri ragazzini che puntavano le telecamere finte sul pestaggio, con i microfoni finti davanti alle telecamere finte, facendo una cronaca incalzante sul pestaggio che stava avvenendo. E nel frattempo questo ragazzino veniva gonfiato di botte.
E nessuno ha fatto niente per aiutarlo?

Nessuno.

Dopo pochissimo tempo, un paio di insegnanti sono usciti di corsa e li hanno separati ed era chiaro che tutta la mania per le telecamere era andata completamente fuori controllo. E così furono bandite.

E ci fu una scena come nella Russia di Stalin, dove radunavano tutte le telecamere e le bruciavano in un grande rogo?

Non so cosa accadde alle telecamere. Penso che gliele portarono via e le confiscarono. Non so davvero cosa ne fecero. La telecamera aveva davvero cambiato il modo in cui ci comportavamo. Mi impressiona ancora adesso. Abbiamo perso la nostra umanità e abbiamo lasciato che uno dei nostri compagni di classe venisse pestato. E non erano nemmeno vere telecamere!

Già, quella è la cosa incredibile. Le persone cambiano il loro comportamento quando sono davanti a una telecamera, anche se la telecamera non è vera. 

Già, vieni sopraffatto. Fai delle cose che normalmente non faresti.







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