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"THE CHEF" vs 4 SALTI IN PADELLA

Da Nuanda
Il Verbo del giorno è
The chef, il nuovo talent culinario di La5, è l' ulteriore prova che in Italia, di fatto, nessuno ha mai comprato i quattro salti in padella. E dire che sembravamo tutti inetti in cucina, frettolosi di
concludere la faticosa giornata lavorativa almeno con un piatto caldo, ma senza nessuna voglia di mettersi a sfilettare, mantecare, emulsionare, risottare, saltare, deglassare..e per di più impiattare. Anni e anni di studi per creare piatti da microonde, che fossero pronti nel tempo di accendere la TV sul telegiornale, e ideare vaschette idonee, con tanto di posatina annessa.. ..e adesso siamo tutti chef. Oltre al danno la  beffa, direi. O forse i dati che ci fornivano sul consumo di cibi pronti erano falsati. Oppure erano tutti i marinai del capitano che accumulavano pennette all' arrabbiata e spinaci filanti nelle stive. Oppure pur di conquistare un posto nel mondo ci adattiamo ad avere almeno quello in un talent. A Voi la scelta.
Ma veniamo all'organizzazione del programma...2 giudici, uno arrogante e altezzoso quanto basta per compensare l'aspetto dimesso e modesto dell'altro...2 coach, che a fatica riescono ad imporsi e coordinare i lavori, e poi concorrenti....ci sono le belle, le sensibili, gli insubordinati, i finti tonti..c'è tutto direi.
La gara è strana. Di fatto possono cucinare ciò che vogliono, seguendo solo l'indicazione sul tema e su una ricetta di partenza, ma alla fine, a stento, qualcuno completa un "Piatto". Ma almeno c'è Oldani  che, con un tono di voce talmente alto che devo abbassare il volume, e una fermezza che posso togliere i blocchi alle porte dice Stop al cooking time! E arriva subito il momento dell' assaggio...con le solite polpette che volano e il solito scempio nei piatti che ribadisce il reale rispetto che tutti costoro hanno per il cibo...personalmente, per completare la scena , io metterei il sottofondo che ritroviamo durante gli assalti dei Drughi.
L'appuntamento è per lunedì sera. Non mancate!
       

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