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Trama: i festeggiamenti di capodanno di due famiglie prendono una svolta imprevista quando i bambini prima diventano malati, poi tentano in tutti i modi di uccidere gli adulti...
Un film come The Children rischia di fare passare ogni velleità genitoriale. Ho avuto modo di passare le feste con dei vispi pargoletti dai 4 ai 7 anni proprio dopo aver visto il film e di riflettere su quanto poco un adulto possa capire quello che passa nella mente di un bambino: il gusto di infrangere divieti e immergersi nel "proibito", l'incredibile serietà con cui si dedicano ai loro giochi o rifiutano di assecondare uno scherzo suggerito dalle persone più grandi, la subitaneità con la quale passano dal riso al più profondo sconforto, l'intensità con la quale odiano, fosse anche (ed ovviamente!) per pochissimi secondi, le persone che ritengono li abbiano presi in giro, sottovalutati, ignorati o trattati male in qualche modo, se portati all'estremo, sono basi perfette per un horror inquietantissimo che fa leva sulle paure più ataviche ed inconfessabili. Oltre a questo, ci sono sempre i limiti che un adulto sano di mente non oltrepasserebbe mai: va bene uno schiaffo o anche due ma come reagirebbero i genitori davanti a dei bambini armati di coltello e pronti a sgozzarti col sorrisetto sulle labbra? Siamo davvero sicuri che i nostri limiti autoimposti si annullerebbero automaticamente e scatterebbe il mero istinto di sopravvivenza? Da spettatori è facile dire "E checcavolo, sì, staccagli la testa a 'sto bambino di m****" e scuotere il capo davanti al rifiuto dei genitori protagonisti di The Children ma, diamine, si parla sempre di teneri frugoletti che fino a un minuto prima li ricoprivano di baci.
Tom Shankland, anche sceneggiatore, i ragionamenti di cui sopra se li è studiati per bene e con essi ha imbastito uno dei film più bastardi e infami che ci siano in circolazione (non a caso, che io sappia, MAI arrivato in Italia), dosando con parsimonia sangue e scene splatter, pur efficacissime, e affidando tutto all'espressività di quattro bravissimi bambini assolutamente plausibili nel loro ruolo di carnefici. La bomba esplode inaspettata, senza una spiegazione, come accade nei migliori horror in cui a persone normali succedono cose terribili e assurde in tempo zero, e solo lo spettatore rimane inorridito e teso davanti al morbo che i bimbetti sembrano passarsi a vicenda, mentre gli adulti continuano a bere e festeggiare senza cogliere il minimo cambiamento. Lo "scontro generazionale" diventa amaramente ironico dal momento in cui tra le due coppie di genitori composte da adulti da prendere quasi tutti a calci nelle gengive e il quartetto di bimbi del demonio si mette in mezzo la figlia adolescente e ribelle (nonché sorella di due dei pargoli, ovviamente) che, paradossalmente, è l'unica a capire quasi subito come stanno le cose e a non esitare davanti alle minacce dei piccoli, reagendo al loro pericolo col gusto infantile di chi è stato "spodestato" nel cuore dei genitori e arriva a prendersi la rivincita. Altri grandi protagonisti nonché elementi indispensabili per il buon funzionamento di The Children sono i boschi e la neve, che diventano una sorta di nuovo utero per questo branco di bambini assassini nonché teatro di alcune delle sequenze meglio riuscite, tra le quali spicca un finale al cardiopalma che lascia ben poca tranquillità allo spettatore... e non solo. Altro non dico, cercate questo ennesimo, inquietante horror infantile e godetevelo dall'inizio alla fine come ho fatto io. Poi correte ad abbracciare i vostri pargoletti, non si sa mai!
Tom Shankland è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Inglese, ha diretto anche un altro horror, w Delta z.
Rachel Shelley, che interpreta Chloe, ha partecipato alla serie Once Upon A Time nei panni di Milah, moglie fedifraga di Rumpelstiltskin. A parte questa postilla da nerd, se The Children vi fosse piaciuto, recuperate Il villaggio dei dannati (originale e remake) e un paio di film che non ho mai visto ma che, sulla carta, parrebbero molto interessanti: Ma come si può uccidere un bambino?, Compleanno in casa Farrow e Peopletoys (o Devil Times Five, è lo stesso film). ENJOY!
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