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Mentre si sta riprendendo in ospedale dalla terribile avventura capitatagli all'interno di un edificio dove si trovava in balia dello spietato serial killer detto "Il collezionista", Arkin viene rapito da un gruppo di mercenari al soldo del padre di Elena, a sua volta vittima del killer. L'uomo non lascia ad Arkin nessuna scelta: dovrà unirsi ai mercenari, introdursi nel covo del collezionista e liberare la figlia. Ma, una volta penetrati nel covo, il gruppo si troverà ad affrontare un nemico molto organizzato...
Film dalla sceneggiatura assolutamente improbabile e a mio avviso anche improponibile a qualsiasi produttore con un pò di sale in zucca, questo "The Collection", sequel stiracchiato e inutile di "The Collector" (2009), firmato ancora una volta di Marcus Dunstan, costruisce tutta la sua trama sulla location, una sorta di santuario del sadismo più estremo che trova la sua sede in un capannone industriale dismesso nella periferia di una anonima metropoli statunitense. All'interno di tale "santuario" officia il sacerdote-collezionista, che si diverte a sezionare nei modi più chirurgicamente creativi i corpi (vivi o morti che siano) delle sue ignare vittime, collocandoli dipoi in grandi acquari di formalina illuminati da lampade che ne evidenziano le nuove forme artistiche imposte dalle sue macabre mani da scultore. La verità è che tutto il girato rasenta solo il grottesco, ammicca alla noiosa saga di "Saw-l'Enigmista", e si allontana sideralmente da qualsiasi effetto realmente perturbante. Siamo dalle parti di un banalissimo, scontatissimo torture-porn che fin dal suo incipit con la sequenza del massacro nella finta discoteca, autodemistifica ogni suo valore estetico, abdicando al facile "effetto trappola" che oggigiorno credo non interessi più nemmeno ai teenager americani più, e giustamente, interessati all'high-tech, all'ipod-touch e a Facebook, che non ad andare a vedere i soliti ingranaggi ossessivamente organizzati da questo killer dalla faccia ricoperta da una scialbissima maschera di cuoio. Ma, come accennavo più sopra, è decisamente lo script nel suo insieme a scoraggiare la visione, dal momento che dispiega una narrazione bolsa, prevedibile, antiquata e, soprattutto nel finale, risolta in modo semplicemente ridicolo (vedasi la sequenza della gabbia e della maniera assurda e illogicissima attraverso cui le vittime riescono ad aprire la loro prigione). In molte sequenze la pellicola è oltremodo lenta e montata in modo tale da opacizzare ulteriormente i rari momenti di azione e movimento. Dunstan condisce il tutto con le solite muffe spezie horror che ben conosciamo, quali ragni africani che camminano sulla faccia della protagonista che cerca vanamente di nascondersi; quadri di coleotteri appesi alle pareti buie; lampadine che si accendono a intermittenza; e naturalmente gambe e mani mozzate a vanvera di personaggi che non si meritano altro, considerata la loro assoluta mancanza di spessore e caratterizzazione. Da questo punto di vista il gruppetto di stolidi mercenari assoldati dal padre di Elena, sembrano marionette senz'anima e l'"eroismo" di Arkin possiede meno pathos del ben più appassionante gioco di Angry Birds. Sonoro, effetti speciali e make-up non forniscono nessuna sponda alla frana che gradualmente seppellisce qualsiasi buona intenzione di Dunstan, forse legato solo a ragioni economiche e di produzione che non a una qualche ispirazione artistica. Il dittico "The Collector" e "The Collection" si conclude infatti (con felicità somma dello spettatore) in un fuoco finale catartico e con le immagini al ralenty dei pompieri che cercano vanamente di estinguere le fiamme. "The Collection": decisamente sconsigliato e da dimenticare presto se sventuratamente lo si vedesse. Regia: Marcus Dunstan Sceneggiatura: Marcus Dunstan, Patrick Melton Fotografia: Sam McCurdy Montaggio: Joseph M. Gonzalez, Kevin Greutert, Mark Stevens Musiche: Charlie Clouser Cast: Josh Stewart, Emma Fitzpatrick, Christopher McDonald,Johanna Braddy, Daniel Sharman, Lee Teergesen, Randall Archer, Navi Rawat, Erin Way, Brandon Molale, Justin Mortelliti, Shannon Kene Nazione: USA Produzione: LD Entertainment, Fortress Feature Durata: 82 min.
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