Magazine Calcio
Una volta avevamo tante cose noi italiani di cui andare fieri: cultura, arte, poesia… Poi Berlusconi e il berlusconismo ce le hanno portate vie tutte, una dopo l’altra.Ci rimanevano il calcio e la Mafia.Adesso più solo la Mafia.Evvai.
The day after tomorrow, a due giorni dalla Disfatta, gli Azzurri sono tornati a casetta dolce casetta. Non in bara, come ipotizzato da Forattini, ma tra l’indifferenza generale. Il ché forse è anche peggio. Viviamo in tempo di crisi e nemmeno i pomodori sono stati sprecati, per una squadra che tutta l’Italia non vuole far altro che dimenticare e basta.Lippi e gli altri “eroi” del 2006 si sono fatti prendere da una sindrome da giocatori d’azzardo che io proprio non concepisco. Sei arrivato sul tetto del mondo, hai vinto il titolo più importante, perché non fermarti lì? Perché continuare? Mourinho dopo una tripletta senza precedenti nella storia del nostro calcio ha deciso saggiamente di cambiare aria, perché in ogni caso il prossimo anno non sarebbe potuta andare altrettanto bene: magari avrebbe rivinto campionato e pure coppa Italia, ma non la Champions. O viceversa. Oppure non avrebbe vinto più niente. Perché allora rischiare di mandare a puttane il ricordo di un’impresa tanto perfetta? Come quelle band che dopo aver fatto dischi meravigliosi si riformano e fanno dischi merdavigliosi. È una cose che proprio non concepisco. Per me lasciare al top è la cosa migliore che ci possa essere. Ma evidentemente Lippi e co. non la pensano allo stesso modo.
E adesso? Adesso che succede? Arriva Prandelli e spero che faccia una tabula rasa di tutti questi “eroi” del Mondiale 2006. Penso che un cambiamento avverrà, vista anche l’evidente differenza tra i due tecnici (anche solo parlando a un livello di simpatia & umanità), ma una tabula rasa è difficile che avvenga. Non in Italia. La sinistra perde le elezioni e che succede? Veltroni se ne va, tutti gli altri rimangono incollati col Bostik alle loro poltrone. Dopo una figura di merda del genere ai Mondiali, non mi sembra si prospettino grosse rivoluzioni in Federcalcio e anche diversi giocatori “senatori” faranno fatica ad abbandonare il campo.Buffon comincia ad essere un vecchietto con gli acciacchi e il mal di schiena, bisogna trovargli un’alternativa decente, perché io un portiere tanto scarso quanto zombie come Marchetti non l’avevo mai visto tra i pali della nostra Nazionale. Un uomo totalmente incapace della minima parata o anche solo della minima reazione a uno stimolo fisico/visivo. Se in porta ci fossi stato io o uno scimpanzé paraplegico credo non saremmo riusciti a fare peggio. Qualcuno, come Gattuso o Cannavaro (ormai prossimo a entrare nel Guinness dei Primati come calciatore più vecchio del mondo) ha la decenza di levarsi finalmente dai coglioni, cosa che invece Zambrotta e Camoranesi non sembrano voler fare, mentre qualcun altro come Iaquinta o Gilardino credo (o almeno spero) che Prandelli abbia la decenza di non convocarlo mai più nemmeno per il prossimo terribile terrificante impegno con i campioni dell’Estonia, per le qualificazioni a Euro 2012. Nemmeno se dovessero essere gli ultimi 2 uomini rimasti sulla faccia della Terra.Per quanto abbia sempre apprezzato Pirlo, bisogna assolutamente trovare un altro modo di organizzare il gioco a centrocampo, altrimenti se manca lui (e ormai a livello fisico non è più certo una garanzia) siamo fregati. Si può ripartire da Aquilani e Montolivo, che a parte l’aver mandato il suo fantasma in campo contro la Slovacchia è stato una delle poche cose salvabili della nostra squadra. E poi basta con le mafie e i giocatori presi in blocco dalle solite squadre. Pur essendo della Juve, quest’anno (a parte Buffon e Chiellini) gli altri li avrei lasciati tranquilli a poltrire davanti al televisore.In attacco in teoria ci sarà finalmente Cassano (a meno che dopo il figlio di Lippi non prenda a botte anche Prandelli jr.) a formare un reparto che con Balottelli Miccoli Quagliarella Borriello Pazzini Amauri Giuseppe Rossi non sembra poi così privo di possibilità come Lippi ha provato in tutti i modi a farci credere in questo mondiale sudafricano.
The after tomorrow. Che vergogna: eravamo una squadra fortissimi e adesso nemmeno i pomodori ci siamo meritati. Per fortuna allora che c’è stato qualcuno (o meglio qualcuna) che in Sud Africa ha tenuto alti i colori nazionali…
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