Non appena sei felice di essere praticamente al traguardo, di aver raggiunto la fine del tuo recupero plurimensile di Doctor Who, ecco che alla tua coscienza si affaccia una vocina, infida e testarda, che ti ricorda che il recupero non potrà mai essere completo, no, perchè continueranno a mancarti tutti gli episodi della vecchia stagione che, visto quanto richiamato o ricordato finora, devono essere stati particolarmente spettacolari.
E questa vocina riecheggia anche per tutta la visione dell'episodio più speciale tra i speciali del Dottore, l'episodio che segna e che celebra i 50 anni (e vorrei sottolineare 50) della serie TV.
Fortunatamente, a mettere a tacere questa vocina ci pensa una trama che ha dell'incredibile, che non solo condensa in un'ora di durata le fitte sottotrame finora intessute, ma che porta ben tre Dottori a rivivere insieme sul piccolo schermo, e non saranno i soli.
Ebbene sì, il bel David Tennant torna a vestire i panni eleganti e intelligenti del Signore del Tempo, affiancando Matt Smith e il suo papillon più quella rigenerazione negata interpretata da John Hurt che avevamo avuto modo di scoprire nel finale della settima stagione. I tre si ritroveranno improvvisamente uniti sotto le direttive della UNIT, con la povera Clara a fare da companion frastornata ma come sempre decisiva, e la stessa regina Elisabetta il cui matrimonio segreto viene finalmente svelato.
Ma i graditi ritorni non finiscono certo qui, c'è spazio infatti pure per l'indimenticabile Rose Tyler, questa volta non nei suoi panni, spiace dirlo, ma in quelli comunque proficui di guida e coscienza.
Cosa combineranno assieme tre dottori e tre compagne?
Eh, il botto, non c'è che dire!
La puntata speciale è infatti ricca di colpi di scena e di momenti che lasciano decisamente a bocca aperta, facendoti brillare gli occhi e ringraziare di continuo quel genio di Steven Moffat per aver messo assieme una trama tanto perfetto che attinge dal passato per guardare al futuro.
I momenti divertenti poi non mancano, tra fez e prese in giro tra le varie versioni che dopo visti i mesi passati assieme, sono ancora più riuscite.
L'anniversario doveva essere celebrato alla grande, e alla grande viene celebrato, dando un nuovo respiro alla Guerra del Tempo che prima o poi avrò modo di rivivere in prima persona (appena trovo un TARDIS lungo la mia strada che mi permetta di non sprecare gli anni della mia gioventù nel recupero), dando un nuovo senso ai vari Dottori che si sono succeduti e pure un loro personale posto nella Storia di ognuno.
Londra non è mai stata così bella, e un quadro, e un museo così interessanti.
E il Dottore in tutte le sue 12 (o meglio 13) reincarnazioni, dopo 50 anni di messa in onda, non è mai stato così avvincente.
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