25 novembre 2013 Lascia un commento
Lo dico senza indugi, fenomenale. Straordinario e fenomenale.
Uno Scorsese cosi’ lo si e’ visto di rado e parlando di uno dei piu’ importanti registi al mondo, e davvero roba grossa.
Non posso affermare sia il suo film migliore ma il testo fa a gara con "Goodfellas", il cinema con "Toro scatenato" e il montaggio… beh sul montaggio non ce n’e’ per nessuno dei precedenti. Meccanismo ad incastro di sublime fattura dove nulla viene dato per scontato, tantomeno il finale che si protrae per lunghi minuti in un colpo di scena dietro l’altro.
Ha vinto tanto ma mai abbastanza di quanto avrebbe meritato e non si e’ ancora giunti agli interpreti.
Innanzitutto lui, DiCaprio. Toglie letteralmente il fiato da quanto e’ bravo, prende su di se’ la tragica sorte del protagonista e te la scaglia addosso come un macigno. Da quel momento si e’ intrappolati nel suo mondo e nelle sue paure. Ridefinisce un ruolo, davvero. Nicholson e’ al suo top e attenzione, non sono uno che pende dalle sue labbra, anzi spesso lo trovo sopravvalutato, specie nei soliti ruoli che lo vogliono totalmente pazzo e che francamente, hanno scocciato. Qui all’opposto e’ freddissimo e finalmente ci offre un vero malvagio, non un bastardo come orami sono relegati i villain cinematografici. Il film e’ pieno di soprese o almeno conferme di vecchi glorie, Martin Sheen e Alec Baldwin sono piu’ veri del mio vicino di casa, Mark Wahlberg e il suo personaggio meriterebbero un spin-off o una serie di telefilm e resta Matt Damon, bravo ma non riesco a farlo entrare nelle mie grazie.
Infine credo che l’importanza di "The Departed" e la grandezza di Scorsese, stia nell’aver offerto grande cinema unendo il puro entertainment con l’arte del realizzarla ai piu’ alti standard possibili. Totale.