Ho trovato la scelta di far tornare Sarah subito nelle grotte, il giorno stesso della sua uscita, una forzatura davvero evitabile. Probabilmente tale scelta è stata dettata dal colpo di scena cui assisteremo nella grotta (il "ricongiungimento"), altrimenti mandare una spedizione di soccorso senza di lei sarebbe stata una scelta molto più azzeccata oltre che assolutamente plausibile. Ho parlato di colpo di scena, già... Qui davvero non ci sono scusanti (a differenza, ripeto, di vedere Sarah viva) perchè quel "ritorno" fa davvero a cazzotti con quello che avevamo visto in The Descent. Peccato, perchè fino a quel punto il film reggeva alla grande, buonissima atmosfera e più di una scena da ricordare. Mi viene in mente la ragazza bloccata tra le pietre, il ritrovamente della telecamera e la visione dei filmati, il corpo della ragazza morta appesa del primo capitolo usato come "liana" (mi gasa moltissimo quando vedo questi raccordi tra due film diversi) o la scena di Sarah e Rios sul pelo dell'acqua. Restando sul versante splatter indimenticabili le picconate al braccio dell'insopportabile sceriffo. Gli attori fanno tranquillamente la loro parte, i mostri sono "usati" con molta frequenza e molto esplicitamente (tanto li consocevamo già...). Se devo dir la verità notavo con piacere che non c'erano nemmeno le esagerazioni presenti nel film di Marshall, in paeticolare mi riferisco all'eccessiva trasformazione di Sarah, psicologica e fisica. Poi ricompare Lei e, sinceramente, mi è un pò crollato tutto. Anche il finale, a mio parere, perde un pò di coerenza con il resto della pellicola perchè passare dalla voglia di uccidersi l'una con l'altra alla disperarazione ( da"suicidio") per la morte altrui è scelta quanomento un pochino azzardata. E quesi incomprensibile è quello che accade poi nel bosco.In definitiva un film che porta ad almeno tre diversi giudizi: visto come seguito del The Descent europeo merita un bel 5, considerato come fim a sè stante (per chi magari non ha visto il primo) può risultare davvero ottimo, se invece, come ho voluto far io, lo consideriamo sì un seguito, ma con tutte le attenuanti del caso (figlio di un diverso finale), non può che rappresentare una gradevolissima visione rovinata un pò da alcune scelte davvero poco comprensibili.
(voto 6,5)