basato su una storia vera, si tratta della cronaca di come un tenente dell’Esercito iracheno diviene, da un giorno all’altro, la controfigura di Uday Hussein, primogenito del ben più noto Saddam.
I.cronache di metà impero
questa è l’analisi del lato più pervertito e fuori controllo del potere, lontano dall’aplomb europeo, dall’ardente stacanovismo a stelle e strisce o dalla sacralità dei leader orientali. qui c’è una scheggia impazzita che si muove come un dio tra gli uomini. virtualmente- anzi: praticamente- Uday può qualunque cosa, nell’Iraq di suo padre. vive come se cose, luoghi e, soprattutto, persone gli appartenessero di diritto. anzi, a forza di assecondarlo, questo modus operandi è diventata la prassi, la vita vera, per molta, troppa gente. se vuole sentirsi importante, fa come suo padre: rastrella il paese alla ricerca di un suo sosia. se vuole divertirsi, va in discoteca: a palpare travestiti con You Spin Me Round in sottofondo. se vuole donne, se le prende: a Beirut come a Baghdad, a un matrimonio come per strada. se vuole uccidere, infine, uccide. senza problemi.
II.routine dorata
mentre Latif, stuntman suo malgrado in attentati veri, con morti veri, rischia ogni giorno di impazzire, la storia di Babilonia- come un giradischi impallato- si ripete: guerre, guerre e ancora guerre. se prima (1980-1988) si trattava dell’odiato dirimpettaio persiano, ora sono i petro-sceicchi del Golfo (1990-1991), ma non importa- finché Uday ha il suo Rolex, la sua Mercedes e il suo fedai (sosia). la tirannide di Saddam ha fatto la sua vittima più illustre proprio nell’insensibile, viziato, capriccioso figlio Uday: vittima del padre, vittima dei suoi smisurati appetiti sessuali (agghiacciante la sequenza al matrimonio), vittima della sua sete frustrata e costantemente castrata di quel potere che gli toccherà solo quando il padre non ci sarà più. l’abisso interiore di un bambino onnipotente con armi tra le mani e sicari ai suoi ordini. il tutto mentre, paradossalmente, Frankie Goes to Hollywood predica Relax…
titolo originale: The Devil's Doubleun film di Lee Tamahori2011