
Rispetto alla punta precedente "Insurgents" non ha bisogno di adoperarsi in molte spiegazioni avendo già rilevato molto molto della sua cosmogonia e soprattutto il funzionamento che regola il mondo distopico in cui è immaginata. Sarà per questo che il film, dopo un inizio di ampio respiro che ancora coinvolge i rappresentanti delle diverse fazioni di cui si compone quella società, si concentra sul lato più intimo dei due personaggi, esplorato relativamente al complicato rapporto con la figura materna, in entrambi i casi fonte di un dolore che produce tormento. Non mancano le scene di combattimento e i colpi di scena ma soprattutto, nella seconda parte, in film si costruisce una drammaturgia più umana e personale, legata appunto al tessuto emotivo dei due eroi. Ed è proprio questa caratteristica, volta a rafforzare le peculiarità iconografiche attraverso la riconoscibilità del bagaglio emozionale dei caratteri, a segnalare lo scarto con il modello di riferimento, quell' "Hunger Games", nei cui confronti il film di Schwebtke si mantiene in un precario equilibrio di rispetto e insieme di profanazione. Per in momento a vincere più dei significati profondi e' l'avventura e lo spettacolo. Dal punto di vista del botteghino la missione e' sicuramente compiuta.