Magazine Cultura

THE DOPAMINES / DEAR LANDLORD - Portrait Parle

Da Kallo
THE DOPAMINES / DEAR LANDLORD - Portrait Parle
Prendete due delle migliori punk rock bands in circolazione,fategli registrare due brani a testa,metteteli sullo stesso vinile e datelo in pasto agli affamati cultori di musica.Il risultato? Speravo meglio,ma di sicuro non è simile ad un qualsiasi disco degli Offspring o di quei barboni dei Blink 182.
Prodotto dalla Paper + Plastic Records,questo 7" è capace di farmi cantare ma allo stesso tempo farmi pensare "Beh con il potenziale che hanno,si poteva pretendere di piu",però non mi lamento perchè in fondo un gruppo le migliori cartucce le tiene per un full lenght ed è disposto a sacrificare piu volentieri qualche "filler" per queste occasioni.
Partono i Dopamines (che per inteso vincono a mani basse il confronto),con due pezzi alla loro maniera (tanto per capirci quelli dove il basso fa "buruburubu),con il solito alternarsi alla voce che mi piace tanto."Douglas Bubbletrousers" è solo carina,mentre "Heads Up Dusters" riesce a coinvolgermi con il suo incedere lento e il suo ritornello semplicemente perfetto.
Quando iniziano i Dear Landlord capisco che non avevano grandi motivazioni,e infatti i loro due brani mi deludono all'80%.Lascio un 20% perchè "Neighbors",pezzo che li introduce,sarebbe capace di gasarmi in un contesto diverso e con qualche idea piu originale che non mi faccia dire "Mi sembra di averla gia sentita sul disco".Il pezzo che chiude il 7" è "A Little Left"...parte bene con chitarra e voce,ma poi si perde nell'inutilità piu estrema e troppo (ma veramente troppo) simile ai Copyrights.
Insomma,il disco compratelo o fatevelo regalare per aver superato brillantemente la maturità,ma non aspettatevi troppo,perchè poi lo so che cadete in depressione e cominciate con i soliti discorsi sull'Orgcore...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :