A fine marzo «The Economist» ha lanciato un nuovo blog: “The Economist Explains”. A fianco della testata, dell’header del blog, si legge: “I nostri corrispondenti spiegano argomenti sia di attualità che senza tempo, profondi e particolari, con la chiarezza e la sintesi che caratterizzano The Economist”, come sintetizza il video sottostante, realizzato in occasione del lancio.
In questi giorni, dall’inizio di settembre, in occasione del 170 ° anniversario della comparsa del primo numero di «The Economist» il 2 settembre 1843, nel blog vengono date le risposte ad alcune delle domande più frequenti su «The Economist»stesso.
Si è iniziato, appunto, il primo di settembre con “Perché l’Economist chiama se stesso un giornale?”, in cui vengono spiegate le ragioni di questa scelta in termini di processo editoriale, proseguendo il 2 con “L’Economist è di sinistra o di destra?”, nel quale si dice che quando «The Economist» opina su nuove idee e politiche, lo fa sulla base dei loro meriti, non di chi li sostiene o si oppone. Il 3 di settembre è stato pubblicato “Come fa l’Economist scegliere cosa copre?”, articolo nel quale vengono forniti alcuni interessanti dettagli sui criteri si selezione di quanto verrà pubblicato e sul processo editoriale nel suo complesso, per terminare, al momento della pubblicazione di questo articolo [ma gli articoli proseguiranno sino al termine della settimana], con “Perchè i redattori di l’Economist sono anonimi?”, che spiega, nelle parole di Geoffrey Crowther, editor della testata nel periodo 1938-1956, che l’ anonimato mantiene l’editor “non il padrone, ma il servitore di qualcosa di molto più grande di lui … che dà alla carta un momento sorprendente di pensiero e di principio.”
– annuncio del maggio 2003 -
Se vi occupate, a vario titolo, di media e giornalismi, la lettura degli articoli, e di quelli che verranno, è “un must”.
Si tratta, a mio avviso, di un importante processo di apertura, di chiarezza e di disponibilità, che segna una nuova pietra miliare nella relazione con il lettore. Da imitare, se si avrà il coraggio necessario per affrontare questo percorso.
– prima pagina del 02/09/1843 -